(Messaggero Veneto, 1 marzo 2009, pag. 7)
sabato 28 febbraio 2009
LA SINFONICA FRIULI VENEZIA GIULIA AL TEATRONE CON UN GRANDE ROMANOVSKY
(Messaggero Veneto, 1 marzo 2009, pag. 7)
E' DOMENICA 1 MARZO 2009 E QUESTO E' IL 60. (97) NUMERO DEL 2. ANNO
LE FERROVIE DIMENTICATE A TOPOLO' DI GRIMACCO
Seconda Giornata Nazionale delle Ferrovie Dimenticate
www.ferroviedimenticate.it
Domenica 1 marzo, alle 18.11 a Topolò di Grimacco (Udine) presso casa Juljova, proiezione in prima assoluta del documentario "Stazione di Topolò - Postaja Topolove 2008". La regia è di Leonardo Gervasi. L'ingresso è libero.
info: 0432 731818
Da venerdì 27 febbraio in via della Rosta 63 a Udine, mostra riguardante l'ex ferrovia Pontebbana. All'interno della mostra una sezione è dedicata alla storia della ferrovia Cividale - Topolò. A cura di Corrado Della Libera.
MANIFESTAZIONE A CASTELLO DI PORPETTO

Domenie 01 di Març 2009 a Cjastiel di Porpêt
program:
oris 10.00 S.Messe cul coro ANA "Ardito Desio" sezion Alpins di Palme;
finide Messe Benedizion autocarete C39 SPA CL 39 (cjale foto);
oris 11.00 Tal tendon des fiestis di Cjastiel presentazion ANNUARIO 2008 de Associazion Culturâl Ad Undecimum di Sant Zorç di Noiâr e rievocazion storiche Vuere Greghe-Albanese;
A presenzieran lis autritâts municipâls di Sant Zorç e Porpêt e i Grups Alpins dai comuns interessâts.
Ae fin de ceriminie sbobe par ducj.
PRESENTATO IERI IL DVD SUL DUOMO DI UDINE (ARTICOLO di MARIA ELISA BUTTAZZONI)

Ha avuto luogo ieri presso la cattedrale di Udine, la presentazione del dvd “Il Duomo di Udine. Secoli XIII-XV. L’arca del Beato Bertrando di Saint Geniès e l’Arca del Beato Odorico da Pordenone”, a cura della Dottoressa Maria Beatrice Bertone, direttrice del Museo del Duomo. Dopo il benvenuto e alcune note introduttive dell’Arciprete Monsignor Luciano Nobile, la parola è passata al Direttore dell’Archivio e della Biblioteca dell’Arcidiocesi di Udine, Don Sandro Piussi, il quale ha focalizzato gli obiettivi del lavoro che è stato svolto. Questo dvd va a completare il noto manuale di Someda de Marco, riportando i più recenti restauri e studi eseguiti, riferendosi a un lasso di tempo che copre l’epoca tardomedievale. Non è casuale che il dvd sia stato presentato in concomitanza alla mostra allestita presso la Chiesa di San Francesco “Gli Splendori del Gotico nel Patriarcato di Aquileia” in quanto il periodo temporale trattato e le tematiche iconografiche e storiche sono i medesimi. Il dvd si articola in tre sezioni, la prima tratta dell’edificazione, della storia e dell’iconografia della Cattedrale udinese, la seconda della figura del Beato Bertrando e dell’arca a lui dedicata e la terza dell’Arca del Beato Odorico e della sua vita. Presenti all’evento l’Arcivescovo di Udine Monsignor Pietro Brollo, l’Assessore alla Cultura di Udine, Luigi Reitani, il Presidente della Fondazione CRUP, Lionello D’Agostini e il Presidente della Provincia Pietro Fontanini. A fare da cornice all’evento si è esibito l’Aquileienses Corus. Durante la presentazione è stato più volte rimarcato da Mons. Nobile, il fatto che queste iniziative sono fondamentali, perché le testimonianze dell’arte sono importanti non solo in quanto tappe della nostra storia, ma anche nella loro funzione originaria di catechesi da riscoprire. La decisione di far ricorso al formato del dvd risponde proprio alle esigenze di far presa su un pubblico più ampio e giovane, i dvd potranno,infatti, essere acquistati presso il Museo del Duomo.
MARIA ELISA BUTTAZZONI
L'ITALA A MONTICHIARI PER PROSEGUIRE NELLA SERIE POSITIVA (ARTICOLO di DANIELE IACOBUZIO)

Trasferta delicatissima quella che dovrà affrontare l’Itala domani in terra lombarda. Il Montichiari ha quattro punti in meno dei friulani, di conseguenza spera nella vittoria per agganciare i biancoblù. D’altro canto la compagine isontina ha la possibilità, facendo bottino pieno, di mettere un ipoteca quasi definitiva sul discorso salvezza. Diciamo subito che anche un risultato di parità non sarebbe da buttare in quanto permetterebbe ai gradiscani di tenere a debita distanza una diretta concorrente. In riva all’Isonzo Mister Zoratti è alle prese con diversi problemi di formazione, causa i vari infortuni e squalifiche accumulati nell’ultimo periodo. Partendo dal reparto difensivo, il grande assente è Visintin che dovrà scontare un turno di stop e sarà presumibilmente sostituito da Fabris, che farà coppia centrale con Teso. In mediana le assenze di Piovesan e Carli sono un guaio serio, speriamo che l’Itala riesca a sopperire con la grinta a questi buchi con i probabili innesti del rientrante Buonocunto e di Salgher, la fisicità di quest’ultimo potrebbe rivelarsi l’arma vincente. Nel reparto avanzato, infine, l’assenza per squalifica di Cristofoli rende orfano bomber Neto della sua spalla ideale, favorito per sostituire l’attaccante sembra essere Peron, qualche chance di partire dall’inizio ce l’ha anche Roveretto. Da segnalare che il mister dei bresciani è Renzo Gobbo, assistente di Guidolin a Palermo alcune stagioni fa, quindi sicuramente un allenatore preparato e bravo a leggere la partita. L’Itala è avvisata, massima attenzione e fame di vittoria devono essere una costante da qui alla fine del campionato.
Probabile formazione: (4-4-2) Marcon, Conchione, Fabris, Teso, Lestani, Furlan, Moras, Salgher, Buonocunto, Peron, Neto.
DANIELE IACOBUZIO
APPROFONDIMENTI DI RASSEGNA STAMPA SUL CASO ELUANA ENGLARO
I giudici: da Sacconi violenza sulla clinica
L’indagine trasferita a Trieste. Ecco il dossier: «Le sue “pressioni” bloccarono il ricovero»
IL CASO ENGLARO
Nuovo avviso di garanzia al ministro che fermò il trasferimento al “Città di Udine” Roma indica il Friuli Vg come area competente: sarà allestito il tribunale speciale
di TOMMASO CERNOUDINE. Approda in Friuli Venezia Giulia l’inchiesta sul ministro Maurizio Sacconi, indagato per violenza privata. I giudici romani hanno trasmesso gli atti a Trieste e la Procura sta per insediare il tribunale speciale per i ministri. Ma dal dossier inviato dalla capitale trapelano già alcuni dettagli: «Il collegio ritiene i fatti idonei a integrare il reato di violenza privata in danno della casa di cura».
Questo scrivono i giudici romani ai colleghi giuliani in merito all’esposto presentato dai Radicali e dall’associazione Nessuno Tocchi Caino, dopo che l’atto di indirizzo di Sacconi ebbe il potere di “dirottare” l’ambulanza che da Lecco avrebbe dovuto portare a Udine Eluana Englaro.Nel faldone vengono ricostruiti tutti i passaggi di quei giorni: il 16 dicembre il ministro «emetteva un atto di indirizzo generale destinato ai presidenti delle Regioni e delle Province Autonome». Il 17 dicembre, invece, Sacconi «chiariva ai giornalisti che atti difformi da quei principi determinerebbero inadempienze con conseguenze immaginabili». Poi, improvviso, il no della clinica udinese «costretta a ritirare la propria disponibilità». Una consequenzialità che la magistratura definisce idoneo a configurare il reato di violenza privata: «L’aver adottato il predetto atto di indirizzo successivamente alla manifestazione di disponibilità della clinica e aver aggiunto le conseguenze in caso di inottemperanza ha costituito un’indebita violazione della libertà di determinazione degli amministratori affinché recedessero da decisioni adottate». E ancora: «Il carattere indebito di tale condotta - da cui discende l’ingiustizia del male prospettato in danno della persona offesa - deriva dall’insanabile contrasto» tra l’atto di indirizzo, le parole di Sacconi e la sentenza della Corte d’Appello di Milano che autorizzava, invece, Beppino Englaro a staccare il sondino. Una condotta tale da «ledere la libertà morale del destinatario». Ora la palla passa alla Procura di Trieste che ha già inviato al ministro il secondo avviso di garanzia sul caso. Poi, il 9 febbraio, tre ore prima che Eluana morisse all’improvviso nella sua stanza della Quiete il trasferimento degli atti a Trieste.Sacconi non commenta. Riferisce soltanto di avere effettivamente ricevuto un secondo avviso di garanzia. Sempre in merito al caso Englaro. Sull’indagine di Udine che vede coinvolto Beppino Englaro, l’anestesista Amato De Monte e i 12 infermieri dell’equipe di volontari per omicidio volontario, invece, il ministro si sofferma. «Credo che la dimensione penale, in generale, sia molto discutibile in questi casi», spiega Sacconi. «Credo - aggiunge - che i profili in questa vicenda siano ben altri». Secondo il ministro, infatti, «più che la dimensione penale, dovrebbe intervenire la legge a regolare questo ambito sregolato. Penso cioè - ha detto - ad una adeguata dimensione regolatoria civilistica della materia». Ad ogni modo, ha concluso Sacconi, «a mio avviso ci sono state delle situazioni, e non mi riferisco a Beppino Englaro, di irregolarità che avevano evidenziato i carabinieri dei Nas».
Giallo sull’epurazione poi smentita di Saro e Malan
ROMA. L’approdo in Aula del testamento biologico può slittare per garantire «con qualche settimana in più in commissione l’elaborazione di un testo il più largamente condiviso». Il presidente del Senato Renato Schifani cerca l’intesa sulla legge sul “fine vita” che divide trasversalmente Pd e Pdl. Un rinvio apprezzato dal presidente della Camera Gianfranco Fini e dai firmatari dell’appello per la “moratoria”, come il friulano Ferruccio Saro (Pdl) ed Emma Bonino (Pd), ma che non ferma la maggioranza intenzionata a tirare dritto alla vigilia di una settimana di slalom del ddl Calabrò.
Già l’altro giorno, con il rinvio a martedì sera dell’avvio del voto in commissione, si era capito che difficilmente il testo poteva arrivare in aula giovedì 5 marzo. Ieri Schifani ha raccolto l’invito che arrivava da più parti a prendere un pò di tempo per una discussione meno dettata dall’emozione e che magari riesca a tenere conto dei dubbi e dei maldipancia di maggioranza e opposizione. «Non ci dobbiamo per forza fermare - è l’appello del presidente di Palazzo Madama - alla perentorietà del termine (il 5 marzo, ndr). Il tema è delicato, tocca le coscienze di tanti parlamentari e credo che si tratti di una materia che naturalmente sfugga alla logica delle coalizioni». Dopo il Pd, anche il Pdl si pone dunque il problema di una mediazione al suo interno «per ricercare - ammette il ministro della Cultura Sandro Bondi - un punto di incontro tra laici e cattolici sul testamento biologico». E che nel Pdl vedono su un fronte personalità come Beppe Pisanu e dall’altro i firmatari dell’appello Pro life, sottoscritto ieri anche dal sindaco di Roma Gianni Alemanno. E una mediazione, a quanto si apprende da ambienti parlamentari del Pdl, sarebbe in corso in vista del parere di costituzionalità, martedì, in commissione affari costituzionali. Dopo il “giallo” sulle dimissioni, poi smentite, dei commissari Saro e Lucio Malan, si tratta di vedere come sarà stilato il parere sul ddl. E se la bocciatura è da escludere, nella maggioranza si starebbe lavorando per evitare un “sì con condizioni” che vincolerebbe il ddl Calabrò. Il via libera sarà necessario per passare in commissione Sanità al voto sul testo e sui 600 emendamenti che, essendo accompagnati da un’illustrazione, probabilmente ritarderanno i tempi previsti. «Se il confronto è costruttivo, non è il giorno in più o in meno che può fare difetto. Ma, se l’opposizione fa ostruzionismo, salta il patto fatto la notte in cui morì Eluana Englaro», avverte il ministro del Welfare Maurizio Sacconi.Non è il Pd a impedire che il testo arrivi in Aula, assicura il capogruppo Anna Finocchiaro che cavalca le divisioni apertesi nella maggioranza. «Noi ci siamo impegnati solennemente all’approvazione, non possono essere i problemi della maggioranza ad impedirlo. Se il Pdl ora non vuole più la legge, si assuma le proprie responsabilità e lo dica». Parole che fanno infuriare il presidente del Pd al Senato Maurizio Gasparri e il vice Gaetano Quagliariello, che rinviano al mittente l’accusa di lacerazioni interne. «Noi non ci fermeremo, Finocchiaro fa polemica per coprire le drammatiche divisioni del Pd». E l’Aula, è la sfida di Quagliariello, sarà il banco di prova «su quanto i due schieramenti saranno compatti su un tema rispetto al quale, in ogni caso, la coscienza rivendica i suoi diritti».
Il garante
ROMA. Sull’ipotesi che vengano diffuse foto scattate a Eluana Englaro il giorno prima della morte nella casa di riposo La Quiete di Udine, il garante per la privacy ha rivolto un monito ai media, raccomandando «il massimo rispetto» delle regole deontologiche che impongono «di tutelare sempre la dignità della persona e in particolare del malato», ma anche delle regole giuridiche «che vietano la pubblicazione di referti medici o di documentazione sanitaria».«Con riguardo a notizie circa la eventuale diffusione di foto di Eluana Englaro, scattate durante il suo ultimo ricovero, il garante per la privacy - sottolinea una nota dell’organismo - richiama l’attenzione dei mezzi di informazione sulla circostanza che, a quanto è dato sapere, si tratterebbe di foto scattate per finalità di documentazione clinica e per sole esigenze di trattamento sanitario. La famiglia ha, peraltro, già fatto più volte sapere, anche tramite i suoi legali, che qualunque diffusione di queste foto deve ritenersi esclusa».L’Autorità «raccomanda, dunque, il massimo rispetto non solo delle regole deontologiche che impongono ai media di tutelare sempre la dignità della persona e in particolare del malato, ma anche delle regole giuridiche che vietano la pubblicazione di referti medici o di documentazione sanitaria. L’Autorità rammenta, inoltre, che le stesse regole non consentono, contro la volontà degli interessati, la pubblicazione di foto o altra documentazione fatta acquisire per scopi personali».
L’interpellanza
ROMA. Sedici deputati del Pdl, tra i quali il presidente del gruppo Fabrizio Cicchitto, hanno depositato un’interpellanza urgente, primo firmatario il friulano Isidoro Gottardo, al ministro della Salute Sacconi per sapere se la direzione sanitaria della casa “La Quiete” di Udine «ha autorizzato l’accesso di persone estranee per la realizzazione di un servizio fotografico sul corpo di Eluana Englaro. I parlamentari scrivono di avere appreso da fonti di stampa che la Procura di Udine ha indagato quattro persone responsabili di violazione del protocollo legale definito per l’attuazione del decreto che autorizzava il distacco dell’alimentazione per Eluana, protocollo che vietava l’uso di macchine fotografiche o apparecchi di ripresa». «Nonostante questo divieto - precisano i parlamentari - sempre secondo notizie di stampa , l’8 febbraio, poche ore prima che Eluana morisse, un fotografo professionista è stato incaricato di eseguire nella stanza dove era ricoverata, un’ampia rassegna di scatti fotografici sul suo corpo, scatti che sarebbero stati eseguiti alla presenza del medico, della sua assistente e di una giornalista della sede Rai di Trieste. Lo stesso fotoreporter il 26 febbraio ha rilasciato a “Il Piccolo” di Trieste questa testimonianza: «Ho dovuto anche firmare una dichiarazione in cui assicuro che le foto resteranno in possesso di De Monte (capo dell’equipe medica che ha proceduto allo stacco del sondino di alimentazione, ndr) in attesa del benestare definitivo del padre di Eluana per la divulgazione. Il copyright però mi appartiene».
Il Pdl diviso
ROMA. Su una materia così delicata come lo è quella del “fine vita” è necessario che i poli garantiscano libertà di coscienza. Ma nel contempo bisogna anche capire sia le ragioni di Beppino Englaro sia di coloro che difendono la vita. È quanto sostengono il presidente della Camera Gianfranco Fini e il ministro per i beni culturali Sandro Bondi, entrambi del centro-destra.Di fronte alla notizia che vede indagato il padre di Eluana per omicidio volontario, Fini afferma: «Non conosco la natura di questo provvedimento e non ha senso giudicarlo, ribadisco che sono questioni necessariamente divisive e quindi non c’è in Parlamento altra regola che quella del rispetto della propria individuale coscienza». «Questo vale ovviamente all’interno di entrambi gli schieramenti - conclude Fini -. Vedo che non è così agevole affermare questo principio, ma io continuo a farlo».«Dobbiamo essere capaci di ascoltare anche le ragioni del padre di Eluana - gli fa eco poi il ministro Bondi - e di quanti condividono le ragioni fondamentali del rispetto della vita, ma pongono questioni reali sulle quali vale la pena riflettere senza pregiudizi».
Campeis: «Ora possiamo difenderci»
UDINE. Se l’aspettava Beppino Englaro. Prima o poi doveva accadere che qualcuno lo denunciasse. Prima o poi sarebbe arrivato il momento di veder finire il suo nome nel registro degli indagati perchè, come lui stesso ha sempre detto, ha «liberato Eluana» e con la determinazione e l'ostinazione con cui ha portato avanti la sua battaglia «di legalità», ha fatto «rispettare la volontà» di sua figlia: quella di poter «scegliere la morte». Di atto atteso «che ci permette di svolgere le nostre attività difensive in contraddittorio» parla Giuseppe Campeis, legale della famiglia Englaro, ha commentato l’iniziativa della procura della Repubblica di Udine che ha iscritto nel registro degli indagati 14 persone per l’ipotesi di reato di omicidio volontario aggravato.«Era un atto atteso - ha aggiunto - solo che, forse, doveva giungere il giorno stesso della morte della donna. Per noi non cambia nulla - ha spiegato Campeis - ora avremo modo di chiarire tutto in contraddittorio. Anzi posso dire che era un atto atteso».Secondo l'avvocato udinese, tuttavia, la Procura della Repubblica di Udine non ha ancora risolto il dubbio «se quanto avvenuto alla Quiete sia stato legittimo oppure no. Per questo che il Procuratore sta lavorando su due fronti». Stessa linea per Vittorio Angiolini, il costituzionalista che assiste Englaro: «Non ci sorprende che la procura di Udine abbia aperto un'inchiesta per omicidio. Noi comunque siamo tranquilli perchè tutto è stato fatto in perfetta regola», dice il professore, «l’iniziativa della magistratura di Udine non ha un particolare significato in quanto ha avviato un'indagine in seguito a un esposto. Ovviamente ci difenderemo». Il legale di Englaro ha inoltre osservato: «Ragionevolmente» l'iniziativa giudiziari potrebbe avere qualche sviluppo semmai dopo il deposito delle perizie autoptiche disposte dopo la morte di Eluana avvenuta lo scorso 9 febbraio».
Via alle indagini per omicidio volontario. Biancardi: «Un atto dovuto»
di GUIDO SURZA UDINE. Beppino Engaro torna a Udine. Oggi firmerà le pratiche per l’incarico all’avvocato Giuseppe Campeis, che lo assisterà durante le indagini: concorso in omicidio volontario, aggravato perché commesso ai danni d’un discendente. È l’ipotesi di reato che ha segnato l’iscrizione nel registro degli indagati di Beppino Englaro, dell’anestesista Amato De Monte e dei dodici infermieri che hanno seguìto Eluana nel suo cammino verso la morte alla casa di riposo La Quiete. «Me lo aspettavo – ha detto papà Beppino – prima o poi doveva accadere».Ieri il procuratore di Udine Antonio Biancardi, tornato a essere “assediato” dai giornalisti, ha ripreso a delegare l’ispettore di polizia Fabio Nazzi, capo della sezione di polizia giudiziaria della procura, per leggere un suo comunicato. «L’iscrizione costituisce un atto dovuto stanti le numerosissime, specifiche, anche nominativamente, denunce inviate e/o presentate a questo ufficio da parte di cittadini, tutti identificati e identificabili. L’iscrizione è avvenuta solo in questi ultimi giorni per la necessità di separare le specifiche denunce verso le persone poi iscritte dai, pure numerosissimi, esposti, a volte deliranti, privi, tuttavia, di rilevanza penale o di precise accuse verso le persone poi iscritte. Il procedimento relativo alla iscrizione delle 14 persone sarà personalmente trattato dallo scrivente per le determinazioni di competenza».Quali passi farà adesso l’inchiesta con questa “pesantissima” ipotesi di reato è forse troppo presto per saperlo. Non avendo potuto partecipare alle iniziali attività istruttorie in veste di indagati, quindi con le garanzie difensive del contraddittorio, adesso queste 14 persone dovranno decidere che strategia attuare. È possibile – visto che non c’è contrapposizione di ruoli fra loro – che tutti almeno inizialmente facciano riferimento all’avvocato Giuseppe Campeis, che già l’altro giorno era stato informato dal procuratore Biancardi sulla scelta di procedere in questa nuova direzione. È possibile che l’avvocato depositi memorie e documenti che lo stesso procuratore gli ha già chiesto. Per il momento l’attività istruttoria sta ancora attendendo gli esiti sia dell’esame autoptico effettuato dal pool di consulenti della procura con a capo il medico legale Carlo Moreschi, sia le conclusioni delle consulenze tecniche sul rispetto del cosiddetto protocollo e quelle sulle autorizzazioni amministrative della struttura che ha accolto Eluana negli ultimi suoi giorni di vita.Come si è riferito ieri, nel fascicolo adesso iscritto con l’ipotesi dell’omicidio volontario aggravato è confluita una decina di esposti, evidentemente quelli che il procuratore Biancardi ha ritenuto più circostanziati nella loro “descrizione” dei reati che si stavano per compiere. Quindi giunti prima che Eluana morisse.
Paluzza, il parroco contro il cardinale
Don Puntel: «Gli uomini di Chiesa moderino il linguaggio»
IL CARDINALE Javier Lozano Barragan ha 66 anni. Presidente della Pastorale della salute, è considerato il ministro della Sanità della Santa Sede
UDINE. «Gli uomini di Chiesa moderino il linguaggio, non si può usare un linguaggio come quello del cardinale Barragan».Lo dice don Tarcisio Puntel, parroco di Paluzza, il paese d’origine della famiglia Englaro, uno dei pochi sacerdoti che ha ancora un contatto con Beppino Englaro. Barragan in una dichiarazione aveva affermato che “Beppino lo catalogo come un assassino”. «Englaro – aggiunge don Puntel – ha sbagliato, gliel’ho sempre detto, lui sa che ho una visione opposta alla sua, ma tra noi c’è rispetto ed è per questo che continua il dialogo. Usare parole come “assassino” o “omicida” e apostrofare una persona in questo modo non è da cristiani. La verità va detta fino in fondo, senza mezzi termini, ma in un rapporto dialogico».Ieri il cardinale Javier Lozano Barragan, “ministro vaticano” della Salute, è tornato sul tema etico che attualmente più spacca il Paese, quello del fine vita. Prima di affrontarlo, Barragan ha premesso che «la Chiesa propone e non impone» e a Beppino Englaro, indagato per omicidio volontario, ricorda la legge di Dio. «Abbiamo un comandamento, il quinto, che dice non uccidere. Chi uccide un innocente commette un omicidio. Se Englaro ha ammazzato allora è un omicida». Il presidente del pontificio Consiglio per gli operatori sanitari, si rivolge poi ai «signori parlamentari» e nell’ipotesi che il ddl sul testamento biologico slitti, il porporato coglie l’occasione per invitare le Camere a un’ulteriore riflessione. I politici «devono vedere – spiega – se ci sono già le condizioni di maturità per poter andare verso una legge». La preoccupazione della Santa Sede è che agendo velocemente, possa essere varata una legge che nasconda delle scappatoie eutanasiche. «Va bene che ci sia una legge – precisa – perchè non ci sia arbitrarietà, però la legge deve essere tale da arrivare al bene comune e non al male comune, al quale si arriverebbe se si imboccasse la via dell’eutanasia». Quindi, sottolinea Barragan, «se il testamento biologico è soltanto una maschera che nasconde l’eutanasia non va accettato». Ecco allora la prima indicazione su cui la Chiesa non transige: vanno garantiti cibo e acqua «nutrimenti essenziali» a chi è in stato vegetativo perchè «non sono una terapia, e non possono perciò costituire accanimento terapeutico». Per quanto riguarda gli altri «paletti», il cardinale li indica uno per uno: bisogna stabilire «una frontiera tra cure palliative e accanimento terapeutico», rifiutare «le terapie sproporzionate e inutili», considerare con attenzione «la figura del fiduciario» perchè attraverso questi «non si apra la porta all’eutanasia» e infine, dal momento che «la volontà del paziente è diversa quando questi gode della piena salute», il testamento deve essere «revocabile».
A Bologna
UDINE. La Procura di Bologna ha aperto un fascicolo conoscitivo sulla vicenda di Eluana Englaro dopo l’esposto presentato a Roma dall’avvocato Carlo Taormina.Nella denuncia il legale chiede, tra le altre cose, di verificare eventuali responsabilità del padre di Eluana, Beppino, dei medici che hanno attuato il protocollo, dei magistrati della corte d'Appello di Milano nonchè di quelli di Udine. Di qui il coinvolgimento della Procura del capoluogo emiliano, competente a giudicare sui colleghi friulani. Nei giorni scorsi gli atti sono stati trasmessi dalla Procura di Roma al procuratore reggente di Bologna Silverio Piro. La Procura di Roma aveva invece archiviato la richiesta di indagine di Taormina sull’operato del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che non ha firmato il decreto del governo sul divieto di stop all’alimentazione artificiale proposto dal ministro Maurizio Sacconi.
Il caso
LECCO. L’avvocato pordenonese Vitto Claut (nella foto) è stato condannato dal tribunale di Lecco al pagamento delle spese legali a Beppino Englaro, il papà di Eluana, e al curatore, l’avvocato Franca Alessio, nell’ambito della causa che lo stesso Claut aveva intentato nei confronti di Englaro chiedendo la sua revoca come tutore della figlia. Il 10 febbraio i giudici di Lecco avevano dichiarato non luogo a procedere perchè cessata la materia del contendere, in quanto Eluana si era spenta a Udine il giorno prima, cancellando così la richiesta di revoca del tutore, ma riservandosi in merito al pagamento delle spese legali e ai danni chiesti per lite temeraria. Quindi la magistratura lecchese ha deciso che l’avvocato dovrà pagare 1.500 euro a Beppino Englaro e 1.500 al curatore in quanto non era legittimato a proporre il ricorso.
Defanti: «Mi sembra un’assurdità»
Il neurologo
UDINE. «Mi sembra un’assurdità colossale e un imbarbarimento della situazione l’aver aperto un’inchiesta quando c'è stato un provvedimento definitivo della Corte d’appello. Mi sembra un non senso».L’ha affermato il professor Carlo Alberto Defanti, il neurologo di Eluana Englaro, a proposito dell’iniziativa della Procura della Repubblica di Udine, di iscrivere nel registro degli indagati Beppino Englaro con altre 13 persone, per la morte di Eluana, avvenuta il 9 febbraio nella casa di riposo “La Quiete”.Defanti, che non faceva parte dell’associazione “Per Eluana”, costituitasi per attuare il decreto dei giudici di Milano che autorizzavano a interrompere l’alimentazione e l’idratazione artificiali che tenevano in vita Eluana, da oltre 17 anni in stato vegetativo permanente, ha espresso la sua solidarietà nei confronti degli indagati. Poi riferendosi a Englaro e a tutti quanti hanno seguito per anni e fino alla fine Eluana ha aggiunto: «C’è un limite alla sopportazione umana e mi sembra che sia stato superato. Anche se non credo di essere tra gli indagati, è come se lo fossi».«Non c’è pace per Eluana, nè per Beppino – ha proseguito il professor Defanti – e nemmeno per il nostro Paese che sta vivendo un momento di profonda inciviltà. Non avrei mai pensato che si arrivasse a questi livelli».
RASSEGNA STAMPA: MESSAGGERO VENETO, IL GAZZETTINO, IL PICCOLO

Si moltiplicano i risvolti giudiziari dopo la morte della donna in coma.
LA SVOLTA DELLA CASA BIANCA
A fine esercizio risultati del 15% inferiori alle previsioni. Sugli investimenti si prende tempo
Danieli, si prosegue a vista
Migliora la redditività, ma la crisi internazionale pesa sul gruppo di Buttrio
CASO ENGLARO
Indagati per omicidio volontario oggi in Procura il padre e l’équipe
Anche Beppino convocato dalla pg: «Agito nella legalità»
QUOTE LATTE
Ministro Zaia contestato I friulani si uniscono alla marcia dei trattori
Obiettivo San Pietroburgo per mille tifosi dell’Udinese
Pre-consuntivo 2008
Eurotech in crescita margini e ricavi
Investe una donna di 45 anni di fronte al "Gatto nero" di via Pozzuolo e non si ferma a prestarle soccorso
Falciata sulle strisce da un pirata
Appello della polizia municipale a eventuali testimoni per risalire al responsabile
Clienti litigiosi locale chiuso
Via il malocchio con 22mila euro
CAMERA CON VISTA
La buvette di Montecitorio? Un mito da sfatare Una sorta di spaccio aziendale a prezzi convenienti
MARANO LAGUNARE
I pescatori in Municipio consegnano le licenze
SAN PIETRO AL NATISONE
Investimenti della Provincia sul polo scolastico superiore
PALMANOVA
Il mondo agricolo mobilitato sul progetto dell'elettrodotto
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Infine la prima pagina de Il Piccolo di Trieste
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LA CRISI GLOBALE Crolla il Pil Usa: -6,2% non accadeva dall’82 Giù le Borse europee E il presidente Obama annuncia il ritiro dall’Iraq entro il 2010
SCHIFANI: LA LEGGE SUL BIOTESTAMENTO PUÒ SLITTARE Eluana, padre e sanitari indagati per omicidio Beppino Englaro: «Ho agito nella legalità». Secondo avviso di garanzia al ministro Sacconi
IL WELFARE REGIONALE Aiuti alle famiglie, prima quelle «regolari» La nuova legge del centrodestra stabilisce una priorità per chi è sposato
LA SVOLTA IN USA BARACK LIQUIDA IL MITO LIBERISTA di RENZO GUOLO
IL DIRITTO E IL RISPETTO di GIAN CARLO CASELLI
”Il corpo del capo”, il Cavaliere pin-up nel teatro della politica italiana di LISA CORVA
Allarme occupazione, Ferriera in piazza Proclamato uno sciopero per martedì con un corteo dei lavoratori fino in Regione
Quel ”circolo” di triestini nelle viscere della terra sicula di DANIELE BENVENUTI
GENNAIO NERO PER I TRASPORTI AEREI A Ronchi viaggiatori in calo del 17,1%
Triestina-Pisa, prove di ”grande salto”
La storia Giulio Perotti e la sua grotta
Cultura Il libro di Marco Belpoliti su Berlusconi
venerdì 27 febbraio 2009
LA GIORNATA ASTRONOMICA

E' SABATO 28 FEBBRAIO 2009 E QUESTO E' IL 59. (96) NUMERO DEL 2. ANNO
PILLOLE FRIULANE (ma anche triestine)

(ANSA) - ROMA, 27 FEB - ''Due giorni fa ho ricevuto il secondo avviso di garanzia'' in relazione al caso di Eluana Englaro. Lo ha reso noto il ministro del Welfare Maurizio Sacconi precisando che l'avviso di garanzia proviene da Trieste. ''Oltre all'avviso di garanzia che gia' avevo avuto da Roma - ha detto il ministro a margine di un convegno sulle malattie rare - ora e' giunto un altro avviso da Trieste per violenza privata in relazione all'atto di indirizzo emanato per la vicenda di Eluana Englaro''. (ANSA). CR/SAI
16:54 - pesca: monfalcone, sequestro imbarcazione e reti a strascico
(ANSA) - MONFALCONE (GORIZIA), 27 FEB - Un'imbarcazione che svolgeva la pesca a strascico in orario e luogo non consentiti dalla legge e' stata sequetsrata dalla Guardia Costiera al largo di Monfalcone (Gorizia). Il sequestro - informa una nota della Capitaneria di Porto - e' avvenuta nel tratto di mare davanti a Punta Sdobba-Primero, a meno di tre miglia dalla costa. Nell'operazione, la Guardia Costiera ha elevato una sanzione amministrativa di circa 2.000 euro all'equipaggio. (ANSA). COM
16:54 - eluana: monito garante privacy a media, non pubblicate foto
(ANSA) - ROMA, 27 FEB - Sull'ipotesi che vengano diffuse foto scattate a Eluana Englaro il giorno prima della morte nella casa di riposo La Quiete di Udine, il Garante per la Privacy rivolge un monito ai media, raccomandando ''il massimo rispetto'' delle regole deontologiche che impongono ''di tutelare sempre la dignita' della persona e in particolare del malato'', ma anche delle regole giuridiche ''che vietano la pubblicazione di referti medici o di documentazione sanitaria''. ''Con riguardo a notizie circa la eventuale diffusione di foto di Eluana Englaro, scattate durante il suo ultimo ricovero, il Garante per la privacy - sottolinea una nota dell'organismo di garanzia - richiama l'attenzione dei mezzi di informazione sulla circostanza che, a quanto e' dato sapere, si tratterebbe di foto scattate per finalita' di documentazione clinica e per sole esigenze di trattamento sanitario. La famiglia ha, peraltro, gia' fatto piu' volte sapere, anche tramite i suoi legali, che qualunque diffusione di queste foto deve ritenersi esclusa''. (ANSA). MAJ
(ANSA) - BUTTRIO (UDINE), 27 FEB - Utile in crescita del 28%, margine operativo lordo in calo e risultati di fine esercizio inferiori del 15% circa rispetto agli obiettivi: sono i dati della semestrale del gruppo siderurgico Danieli di Buttrio (Udine) approvata oggi dal Consiglio di amministrazione della societa'. I ricavi al 31 dicembre 2008 sono stati pari a 1.691,5 milioni di euro, contro i 1.327,4 del 31 dicembre 2007, con un risultato operativo di 54 milioni di euro rispetto ai 75,7 della fine 2007. Il risultato netto, poi, e' stato di 59,2 milioni di euro contro i 46,1 del 31 dicembre 2007 (+28%). (ANSA). COM/SM
15:47 - pesca: operatori marano lagunare consegnano licenza
(ANSA) - MARANO LAGUNARE (UDINE), 27 FEB - Circa 130 pescatori di Marano Lagunare (Udine) hanno consegnato stamani simbolicamente la propria licenza per protesta dopo il sequestro di 26 permessi, eseguito la scorsa settimana dai Noe dei Carabinieri. La manifestazione si e' svolta sotto il Municipio della localita' friulana. Una delegazione dei pescatori si e' incontrata con il sindaco, Graziano Pizzimenti, chiedendo la concessione di termini per la messa in regola delle imbarcazioni e delle attrezzature, potenzialmente tutte a rischio di sequestro. Un'altra manifestazione a sostegno delle richieste degli operatori maranesi si terra' martedi' prossimo davanti al Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, a Trieste, alla quale partecipera' lo stesso Pizzimenti. (ANSA). BUO
13:39 - lavoro: ikea; 1000 nuovi posti in italia in 2009, 4 negozi
(ANSA) - ROMA, 27 FEB - Ikea, il colosso svedese dell'arredo, realizzera' 1.000 nuovi posti di lavoro in Italia. Una ricaduta occupazionale che deriva dall'apertura entro il 2009 di 4 nuovi punti vendita: a Collegno (Torino), a Baronissi (Salerno), a Villesse (Gorizia) e a Rimini. L'azienda investira' in quest'espansione circa 200 milioni di euro. (ANSA). I28
(ANSA) - UDINE, 27 FEB - Per Antonio Biancardi, Procuratore della Repubblica di Udine, ''l'iscrizione sul registro degli indagati di 14 persone sul 'caso Eluana Englaro' costituisce un atto dovuto''. Biancardi - che questa mattina ha diffuso un comunicato - ha precisato che l'iscrizione e' avvenuta dopo ''le numerosissime, specifiche, anche nominativamente, denunce inviate o presentate a questo ufficio da parte di cittadini, tutti identificati e identificabili''. ''L'iscrizione e' avvenuta solo in questi ultimi giorni - ha spiegato Biancardi - per la necessita' di separare le specifiche denunce verso le persone poi iscritte dai, pure numerosissimi esposti, a volte deliranti, privi tuttavia di rilevanza penale o di precise accuse''. (ANSA). Y2T
09:26 - eluana: indagini per omicidio; legale englaro, atto atteso
(ANSA) - UDINE, 27 FEB - Un atto atteso ''che ci permette di svolgere le nostre attivita' difensive in contraddittorio'': cosi' Giuseppe Campeis, legale della famiglia Englaro, ha commentato l'iniziativa della procura della Repubblica di Udine che ha iscritto nel registro degli indagati 14 persone per l'ipotesi di reato di omicidio volontario aggravato per la morte di Eluana Englaro avvenuta il 9 febbraio alla casa di cura 'La Quiete' di Udine. ''Era un atto atteso - ha aggiunto - solo che, forse, doveva giungere il giorno stesso della morte della donna. Per noi non cambia nulla - ha spiegato Campeis - ora avremo modo di chiarire tutto in contraddittorio. Anzi posso dire che era un atto atteso''. Secondo l'avvocato udinese, tuttavia, la Procura della Repubblica di Udine non ha ancora risolto il dubbio ''se quanto avvenuto alla Quiete sia stato legittimo oppure no. Per questo che il Procuratore sta lavorando su due fronti''. (ANSA) RED
09:25 - eluana:denuncia a procura udine per omicidio,indagini per 14
(ANSA) - UDINE, 27 FEB - Una denuncia per omicidio volontario e' stata inviata dal comitato 'Verita' e vita' alla Procura della Repubblica di Udine in relazione alla morte di Eluana Englaro, la donna deceduta il 9 febbraio scorso nella casa di riposo La Quiete del capoluogo friulano dopo 17 anni in stato vegetativo persistente. In seguito alla denuncia - si e' appreso in serata da fonti investigative friulane - il Procuratore della Repubblica di Udine, Antonio Biancardi, quale atto dovuto indaga nei riguardi di 14 persone, fra le quali il papa' di Eluana, Beppino Englaro, l'anestesista Amato De Monte che ha guidato l'equipe medica che ha attuato il protocollo per il distacco del sondino della donna, e 12 componenti dell'associazione 'Per Eluana'. (ANSA). RED
08:51 - oggi in friuli venezia giulia
(ANSA) - TRIESTE, 27 FEB - Avvenimenti in programma per oggi, venerdi' 27 febbraio, in Friuli Venezia Giulia: 1) TRIESTE - Sala Consiglio Comunale - ore 11.Cerimonia per il conferimento della Civica Benemerenza aFulvia Costantinides. 2) TRIESTE - Stazione Marittima - ore 18.30Assemblea degli iscritti del Partito Democratico di Trieste. 3) TRIESTE - Sala Giunta comunale - ore 12.Riunione della VI Commissione consiliare permanente. 4) TRIESTE - P.zzo Galatti - ore 11.Conferenza stampa presentazione progetto ''Le stagioni del raccolto''. 5) TRIESTE - Stazione Marittima - ore 18.Sit in ''Per una legge sul testameno biologico serve laicita' da parte della politica e liberta' di scelta per i cittadini'' organizzato dai Radicali Italiani e Cellula Coscioni del FVG. 6) TRIESTE - P.zza Oberdan 6 - ore 12.Conferenza stampa ''Gli interventi regionali per il restauro e la valorizzazione delle testimonianze di archeologia industriale del Porto Vecchio di Trieste''. 7) TRIESTE - Prefettura - ore 10.30Riunione del Consiglio territoriale per l'immigrazione. 8) TRIESTE - Stazione Marittima - ore 16.30Settimana conferenza del corso sulla ''Cittadinanza consapevole'', promosso dal Centro studi Dialoghi Europei. 9) TRIESTE - Via S.Pellico 2 - ore 12.Conferenza stampa presidente Unione degli Istriani, Massimiliano Lacota su pellegrinaggio presso una Foiba in Slovenia. 10) TRIESTE - Museo Revoltella - ore 17.30Presentazione del nuovo dvd realizzato dal cantautore austriaco Rik. 11) TRIESTE - Via Molino a vento 123 - ore 17.Inaugurazione nuova sede del Centro di salute della Maddalena. 12) UDINE - Duomo - ore 17.Presentazione dvd ''Il Duomo e il suo museo''. 13) UDINE - Viale Ungheria 28 - ore 9.Corso di formazione ''La collaborazione all'interno dei team di lavoro'', promosso dall'Api. 14) UDINE - Sede Regione - ore 17.30Presentazione documentario ''Rete natura 2000 nel Friuli Venezia Giulia'', curato dall'Associazione Cultura e Natura. 15) NIMIS (UD) - Sala Comelli - ore 10.Incontro Ufficio delle Dogane di Udine e Coldiretti con le imprese vitivinicole locali. 16) CERVIGNANO (UD) - Villa Chiozza - ore 9.Incontro ''Aggiornamento sulla lotta guidata in frutticolturae viticoltura'', promosso dall'Ersa. 17) PORDENONE - Auditorium Don Bosco - ore 18.Convegno ''2009, l'anno della crisi. Interventi, disposizioni,norme a favore dell'artigianato e delle Pmi nelle leggifinanziarie nazionale e regionale'', promosso dallaConfartigianato. 18) PORDENONE - Viale Cossetti 20 - ore 20.30Assemblea sociale ordinaria del Circolo della stampa di Pordenone. 19) PORDENONE - Sala consiliare/Provincia - ore 20.30.Intervista sull'Europa con Alain De Benoist. 20) PORDENONE - Provincia - ore 11.30.Presentazione 22/a edizione della Coppa Provincia, competizione podistica. 21) GORIZIA - Provincia - ore 17.Riunione Consiglio provinciale. 22) CORMONS (GO) - Comune.Convegno di presentazione del progetto Museo multimediale delvino. (ANSA). GRT/SM
LA TERZA GIORNATA DEL SEI NAZIONI DI RUGBY (ARTICOLO di DANIELE IACOBUZIO)

FRANCIA – GALLES
La partita che si svolgerà allo stade de france verrà disputata in via straordinaria venerdì 27 alle ore 21. Chi scrive ritiene senza paura di sbagliare che queste sono le due squadre più forti e complete del torneo, di conseguenza sarà una partita con ritmo altissimo e con spettacolo garantito anche per i palati fini. Il Galles arriva a questo appuntamento sull’onda emotiva delle due vittorie precedenti, inoltre essendo detentore del titolo si presenta come favorito, ma fare risultato in casa dei”bleau” non è facile per nessuno. Gli eredi dei Galli sono decisi a dare una svolta al torneo, solo battendo i dragoni possono tornare in corsa per il titolo e le carte in regola per far questo ce le hanno decisamente. Pronostico impossibile perché si affrontano due squadre di pari livello, vincerà come sempre chi sbaglierà meno.
SCOZIA – ITALIA
In palio c’è il “cucchiaio di legno”, chi perde quasi sicuramente se lo porta a casa. L’Italia vista quest’anno all’opera non ha entusiasmato nè per gioco ne per carattere, al contrario gli scozzesi, pur avendo rimediato due sconfitte, hanno rivelato un carattere indomito, tipico delle genti delle Highlands. Nella formazione italiana non ci saranno novità, Nick Mallet si affida a Griffen, Parisse e i Bergamasco, coloro che in qualche modo potrebbero dare una marcia in più. Gli scozzesi non hanno problemi di schieramento e nel tempio di Murrayfield sono pronti a dare battaglia. Pronostico di chi scrive è assolutamente a favore della Scozia, il carattere e il temperamento degli Highlanders sarà determinante e vincente.
IRLANDA- INGHILTERRA
Al Croak Park di Dublino l’Irlanda, finora a punteggio pieno, deve battere l’Inghilterra e sperare che i francesi inchiodino il Galles, con questo scenario ipotetico, ma neanche tanto, gli irish boys si ritroverebbero soli al comando. In merito alla partita è nota a tutti la rivalità che divide Erin da Albione, divisioni politiche e religiose hanno fatto in modo che ogni qual volta si affrontino queste due compagini sono scintille in tutti i sensi. Irlanda al gran completo con i due fenomeni, O’gara e O’driscoll pronti a trascinare i verde smeraldo verso una vittoria che potrebbe risultare importante in chiave di classifica. Inghilterra un po’ sotto tono nelle prime due uscite cerca i due punti per rilanciarsi e per dare un senso al proprio torneo. Il pronostico è molto di parte, quando si affrontano Davide contro Golia non si può far altro che parteggiare per Davide e quindi… forza piccola grande Irlanda.
DANIELE IACOBUZIO
IL NOSTRO GIORNALE HA UNA SEDE

I NUOVI FILM DELLA SETTIMANA E I CAMPIONI D'INCASSO NELL'ULTIMO WEEKEND
GIULIA NON ESCE LA SERA
http://filmup.leonardo.it/sc_ilpremio.htm

I LOVE SHOPPING
http://www.bluefly.com/media/promotions/flash/shopaholic/main/shopaholic.html
IAGO
http://filmup.leonardo.it/sc_iago.htm
IMPY SUPERSTAR - MISSIONE LUNA PARK
http://www.urmelvollinfahrt.film.de/

IN THE NAME OF THE KING
http://www.inthenameoftheking.com/
IL MAI NATO
http://www.theunbornmovie.net/
NON LO SO
http://filmup.leonardo.it/sc_nonloso.htm
LA SICILIANA RIBELLE
http://filmup.leonardo.it/sc_lasicilianaribelle.htm
THE WAVE - L'ONDA
http://www.welle.info/

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Questi i campioni d'incasso nel week end 20-22 febbraio 2009 (cifre arrotondate a 0,1 milioni di euro)
1. IL CURIOSO CASO DI BENJAMIN BUTTON (2,4 milioni di euro)
2. EX (1,2 milioni di euro)
3. INKHEART - LA LEGGENDA DI CUORE D'INCHIOSTRO (0,9 milioni di euro)
4. BRIDE WARS - LA MIA MIGLIORE NEMICA (0,7 milioni di euro)
5. QUESTO PICCOLO GRANDE AMORE (0,7 milioni di euro)
6. THE READER - A VOCE ALTA (0,5 milioni di euro)
7. UNDERWORLD: LA RIBELLIONE DEI LYCANS (0,5 milioni di euro)
8. VENERDI' 13 (0,3 milioni di euro)
9. OPERAZIONE VALCHIRIA (0,2 milioni di euro)
10. VIAGGIO AL CENTRO DELLA TERRA 3D (0,2 milioni di euro)
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Per i dettagli sulle programmazioni nelle sale a Udine e dintorni, linkatevi direttamente ai rispettivi siti che sono
http://www.cecudine.org/ (Cec, ovvero Visionario e Centrale)
http://udine.cinecity.it/ (Cinecity Pradamano)
http://www.cineplex.it/content/view/8/61/ (Cineplex Città Fiera Martignacco)
SPECIALE RIGASSIFICATORI. SESTA PARTE (SERVIZIO di MARCO TORBIANELLI)

Nella puntata odierna vogliamo trattare i “pro” e i “contro” del progetto del rigassificatore “Alpi Adriatico” da realizzarsi in mezzo al Golfo.
Per fare un parallelo con l’altro progetto, di cui parleremo nella prossima puntata, soffermeremo la nostra attenzione su quattro elementi fondamentali: impatto visivo, impatto ambientale, impatto sul traffico navale, impatto sulla sicurezza.
L’impatto visivo del terminal off-shore è da considerarsi da due punti di vista, il primo razionale, il secondo emotivo. Dal punto di vista razionale, basandosi esclusivamente sui foto inserimenti da Muggia e da Grado che sono allegati al progetto, si può affermare che data la distanza di almeno dodici chilometri dalla costa, la presenza del terminal è quasi impercettibile, lo si può tranquillamente “confondere” con una delle tante petroliere o navi cargo che normalmente transitano nel nostro Golfo. Dal punto di vista emotivo è naturalmente impensabile osservare il panorama del nostro Golfo da terra o dal mare con questo “neo” proprio nel mezzo, che per quanto piccolo, mal si colloca e crea sicuramente fastidio e imbarazzo.
L’impatto ambientale va valutato in primo luogo nei confronti delle oasi faunistiche presenti in vicinanza dello spiaggiamento della condotta sottomarina. Per quanto sicuramente nel corso della posa in opera delle tubazioni vi saranno notevoli disagi, si ritiene che ad opera compiuta non vi saranno particolari preclusioni per gli animali di queste zone.
In secondo luogo vanno valutate le conseguenze dell’utilizzo dell’acqua di mare (tema trattato nella puntata precedente) nei confronti della flora e della fauna ittica: per diminuire il prelievo dell’acqua marina si potrebbe utilizzare per la rigassificazione parte del calore prodotto dalla centrale elettrica prevista a bordo della piattaforma (aumentandone eventualmente la potenza elettrica).
Proprio su questo punto si fondano i maggiori dubbi, perché la società proponente è la stessa che è proprietaria della centrale termoelettrica di Monfalcone, per la quale si è già provveduto alla riconversione di un ciclo produttivo da carbone a gas. Non si capisce infatti come mai non si sia pensato di aumentare la potenza prodotta dalla centrale elettrica del terminal, in modo da creare la quantità di calore necessaria per il ciclo di rigassificazione, creando quindi un ciclo chiuso (closed loop) invece del previsto ciclo aperto (open loop). In questo modo, non solo non verrebbe utilizzata l’acqua di mare, ma si potrebbe portare fino alla centrale di Monfalcone l’energia elettrica prodotta in eccesso, unitamente al gas necessario alla produzione in loco di energia elettrica.
Riguardo il traffico marittimo, se è vero che il terminal è previsto in un punto alquanto lontano dalle rotte navali, va sottolineato che il codice internazionale della navigazione prevede distanze minime di una certa consistenza da mantenere nei confronti di una nave metaniera e questo potrebbe creare notevoli problemi alle navi più grandi.
Il problema della sicurezza dell’impianto e dei pericoli derivanti dalle manovre di attracco è di minimo interesse, dal momento che la distanza dai centri abitati è notevole: andranno naturalmente realizzate tutte le necessarie valutazioni per le imbarcazioni di passaggio, che dovranno mantenersi a debita distanza.
Concludendo, al di là dell’impatto visivo e di quanto questo possa incidere sul turismo, non vediamo controindicazioni per questo progetto, soprattutto se potranno venir prese in considerazione le valutazioni inerenti il collegamento del terminal alla centrale elettrica di Monfalcone.
IL CASO ELUANA SENZA FINE: 14 INDAGATI PER OMICIDIO VOLONTARIO

Papà Beppino e De Monte indagati per omicidio
Iscritti nel registro anche i 12 infermieri volontari dell’équipe che ha assistito Eluana
IL CASO ENGLARO
Colpo di scena nell’inchiesta sulla morte a Udine della donna in stato vegetativo per 17 anni Il procuratore Biancardi ipotizza il reato volontario aggravato dopo lo stop all’alimentazione
Anche l’avvocato Carlo Taormina aveva presentato un esposto contro Beppino Englaro per omicidio volontario.Ma la Procura di Roma aveva subito archiviato
Una denuncia per omicidio volontario sul caso Englaro è stata presentata alla Procura di Udine anche dal «Comitato verità e vita» di Casale Monferrato in Piemonte
di GUIDO SURZA
Il procuratore di Udine Antonio Biancardi l’aveva detto all’indomani della morte di Eluana: «Valuterò personalmente tutti gli esposti che sono stati presentati e cercherò prove a conferma dei reati ipotizzati in essi». E nel suo linguaggio elegante e conciso, lo stesso avvocato Giuseppe Campeis, che difende De Monte, aveva così sintetizzato il “momento” subito dopo il decesso della Englaro: «Adesso comincia la vera inchiesta giudiziaria».Dunque il fascicolo nato come atti non costituenti notizia di reato, perciò senza indagati, è stato iscritto con l’ipotesi dell’omicidio volontario aggravato e la rosa degli indagati individuata nelle persone che hanno voluto, disposto e messo in pratica il protocollo per “accompagnare” Eluana Englaro verso la morte.Ieri mattina – anche dopo il deposito in procura dell’informativa dei Cc del Nucleo investigativo sulle foto scattate a Eluana – l’avvocato Campeis ha avuto un altro, informale incontro con il procuratore Biancardi. Il difensore del primario De Monte – anche con quelle parole sibilline sull’inizio dell’inchiesta dopo la morte della donna – aveva già fatto intendere che in qualche modo avrebbe gradito “partecipare” in veste di indagato sia all’accertamento dell’autopsia sia alle altre consulenze che il procuratore ha disposto, tra cui quelle sul rispetto del protocollo e sulle autorizzazioni amministrative delle due stanze alienate dalla Quiete all’associazione “Per Eluana”.Così, oltre a Beppino Englaro e al primario anestesista Amato De Monte, sono stati iscritti nel registro degli indagati gli altri componenti l’équipe, gli infermieri Cinzia Gori (compagna di De Monte), Dino Buiatti, Rita Maricchio, Maria Marion (che è anche consigliere comunale a Udine del Pd), Erika Mazzoccato, Maria Vendramini, Loris Deffendi, l’albanese Stela Fejzolli, Teresa Zanier, Elena Della Negra, Caterina Degano e Cinzia Moreale. Nessuno di questi è stato finora raggiunto da informazioni di garanzia perché al momento per l’inchiesta non si sono resi necessari atti “esterni” che comportassero le garanzie difensive. Come dire che si è soltanto all’inizio.
Dall’ipotesi sequestro alle verifiche sul decesso
Il fascicolo cresce ogni giorno: gli esposti sono già una cinquantina
UDINE. Decine di esposti, una cinquantina a detta del procuratore Biancardi. Tanti cittadini “comuni”, ma anche associazioni, medici, avvocati, dietro ai quali non è difficile intravvedere posizioni “forti” di chi voleva che a Eluana non fossero sospese l’alimentazione e l’idratazione. «Anche a una pianta si dà da bere sennò muore», ha detto in separata sede un medico firmatario d’uno degli esposti.Da quando Eluana è arrivata a Udine, al di là dell’attenzione mediatica nazionale e non solo, è stato un continuo susseguirsi di esposti. Ma c’era “l’urgenza” del protocollo già cominciato, con Eluana accompagnata verso il suo destino segnato dal decreto della Corte d’appello di Milano che autorizzava il padre Beppino a sospendere il trattamento. Una urgenza che il procuratore Biancardi ha “gestito” consigliato – come poi ha ammesso – dal procuratore generale Beniamino Deidda, nei suoi ultimi giorni a Trieste prima di assumere l’incarico di Pg a Firenze.E c’era la pressione politica, con il Governo impegnato a far “passare” in Parlamento un decreto legge che il presidente della repubblica Napolitano non ha inteso firmare; e che poi, con la morte di Eluana, è stato ritirato. Così il procuratore Biancardi ha tenuto duro, “respingendo” le richieste di sequestro delle stanze di Eluana perché prive d’autorizzazione. Quindi ha disposto l’esame dell’autopsia, sempre sostenendo di voler fare chiarezza sull’attuazione del protocollo.Adesso questa sterzata con l’ipotesi dell’omicidio volontario aggravato può essere interpretata in vari modi dalle parti in causa e questo non è certo l’intendimento di una procura che per mestiere va alla caccia di reati.Tra gli esposti più dettagliati che prefiguravano la commissione di un omicidio ci sono quelli del Centro d’aiuto alla vita, la Compagnia degli uomini vivi, oltre a quelli dell’avvocato Paolo Panucci di Lecco, del presidente regionale di “Scienza & vita”, il dirigente medico Francesco Comelli, subito sceso in campo anche assieme al direttore della clinica neurologica di Udine, Gianluigi Gigli.
Foto a Eluana, la Procura respinge il sequestro
Le immagini restituite al fotografo Bruni: «Mai avuto dubbi, rispettate tutte le regole»
IL CASO ENGLARO
Il pm di Trieste Frezza non convalida l’acquisizione disposta dai Carabinieri di Udine Papà Beppino: «Erano scatti autorizzati». E i legali diffidano la pubblicazione: «Vietata»
130-140sono le fotografie scattatedal reporter Francesco Brunia Eluana alla “Quiete”
Sono indagate quattro persone: il primario Amato De Monte, l’infermiera Cinzia Gori, la giornalista Marinella Chirico e il fotoreporter Francesco Bruni
L’indagine sulle fotografie a Eluana rivelata dal Messaggero è condotta dai Cc di Udine e contesta il reato di inosservanza dei provvedimenti di autorità
La Procura non ha convalidato il sequestro delle foto scattate da Bruni nella stanza di Eluana alla clinica La Quiete di Udine l’8 febbraio, il giorno prima della morte
TRIESTE. La Procura della Repubblica di Trieste non ha convalidato il sequestro delle foto scattate a Eluana Englaro nella casa di riposo La Quiete di Udine il giorno prima della morte, il 9 febbraio scorso. La decisione è stata presa ieri dal sostituto procuratore di Trieste Federico Frezza, che ha anche disposto la restituzione delle immagini al fotogiornalista Francesco Bruni che le aveva consegnate ai carabinieri del Nucleo investigativo di Udine, su loro richiesta. Le foto – circa 130-140 – erano state acquisite dai Cc di Udine con un provvedimento di sequestro probatorio d’iniziativa della Polizia giudiziaria nell’ambito di indagini avviate sulla presunta violazione del protocollo per l’interruzione dell’alimentazione e dell’idratazione di Eluana. Le foto erano state consegnate da Bruni nella sede del Comando provinciale dei carabinieri di Trieste, città nella quale vive e lavora.Secondo il pm Frezza i limiti previsti nello stesso protocollo, fra i quali il divieto di introdurre nella stanza di Eluana macchine fotografiche e apparecchi di registrazione, sono stati posti da Beppino Englaro, in qualità di tutore della figlia, nell’interesse di quest’ultima per cui lo stesso Beppino poteva decidere di derogare o meno a tali limiti. Con lo stesso provvedimento di diniego della convalida, il pm Frezza ha disposto la restituzione delle foto a Bruni, il fotografo che le aveva scattate, e la trasmissione di tutti gli atti alla Procura della Repubblica di Udine.Questa decisione è «un’applicazione corretta delle norme ed è coerente con i documenti e con il diritto»: lo ha detto l’avvocato Giuseppe Campeis, uno dei legali che assiste la famiglia Englaro e il primario De Monte. «Non vi è alcun ordine dell’autorità – ha aggiunto Campeis – e, pertanto, non vi può essere alcuna inosservanza di un ordine che non esiste. Il protocollo è un atto stipulato fra privati, Beppino Englaro e l’associazione “Per Eluana”; è un rapporto negoziale frutto di autonomia privata, nel quale ci sono delle misure a tutela della riservatezza di Eluana, garantita da Beppino Englaro che ha disposto le foto per ragioni di attestazione e prova della situazione in quel momento».«Di quelle foto – ha concluso l’avvocato Campeis – Beppino Englaro è l’unico che può disporre e lui non intende assolutamente siano pubblicate in alcuna maniera».A riprova che l’informativa dei carabinieri depositata l’altro giorno non vuol essere fatta rientrare nell’inchiesta sulla morte di Eluana, ieri il procuratore Biancardi ha deciso di delegare al pm di turno, la dottoressa Claudia Finocchiaro, il fascicolo con le indagini svolte dai Cc del Nucleo investigativo. Per tale vicenda sono stati denunciati alla magistratura lo stesso De Monte, l’infermiera Cinzia Gori, la giornalista della Rai Marinella Chirico e appunto il fotogiornalista Francesco Bruni, che il pomeriggio di domenica 8 febbraio entrarono, con l’autorizzazione di Beppino Englaro, nella stanza di Eluana scattando una serie di immagini.Per il fotogiornalista Bruni, la decisione del pm di Trieste Federico Frezza di non convalidare il sequestro probatorio delle foto da lui scattate nella stanza di Eluana Englaro «era scontata». «Ognuno - ha detto Bruni - fa il proprio lavoro: i fotografi, i giornalisti, la magistratura. C’è chi lo fa bene e chi lo fa meno bene, ma prima o poi i nodi vengono sempre al pettine. Io a parte l'assalto mediatico, ero tranquillo perchè abbiamo fatto tutto rispettando sempre le regole e le persone».
Il senatore firma l’appello bipartisan sulla moratoria per il ddl Calabrò e a Roma scoppia il caso politico
Dopo lo scontro col ministro Sacconi la “vendetta” romana
Quagliariello contrario allo stop della norma: «Ma sulle epurazioni ci sono solo illazioni» Finocchiaro (Pd): «Notizia vera, per ora rinviata»
Bio-testamento, è bufera su Saro
Pdl pronto a cacciarlo dalla commissione. La replica: «Voci infondate»
Il caso
UDINE. Sul testamento biologico esplode il caso Saro. Il senatore friulano ha firmato, ieri, assieme a colleghi del Pdl e del Pd un appello bipartisan per chiedere di rinviare la discussione sul testamento biologico a dopo le elezioni europee. Con lui i sottoscrittori bipartisan Emma Bonino, Pietro Ichino, Stefano Ceccanti ed Enzo Bianco per il centro-sinistra e, per il Pdl, Ferruccio Saro, Antonio Paravia e Lamberto Dini. Lo scopo, annuncia Saro, è di lasciar decantare l’ondata emotiva scatenata dalla vicenda di Eluana Englaro «ma soprattutto evitare al Paese nuove, pericolose lacerazioni: per questo chiederemo ai gruppi parlamentari se non sia il caso di rinviare la discussione e l’esame degli emendamenti a dopo il voto del 6 giugno». E detto dal senatore di Martignacco c’è da crederci, visto che senza il suo aiuto e il suo appoggio politico Eluana Englaro non sarebbe mai arrivata in Friuli, dove invece il 9 febbraio scorso è morta dopo il distacco del sondino nasogastrico.E così, ieri, dopo gli attacchi al ministro Maurizio Sacconi, le alleanza trasversali fra ex Psi, gli scontri con l’area cattolica per alcune ore nel Pdl era data per certa “l’espulsione” di Saro e del collega Lucio Malan dalla commissione Affari costituzionali». Una decisione, ufficiosa, che sarebbe legata alla posizione di Saro sul caso Englaro e sulla legge stessa. Ma, poche ore più tardi, mentre le notizie da Roma davano il termometro politico rovente arriva la smentita del senatore friulano: «Smentisco assolutamente che io e Malan lasceremo la commissione Affari costituzionali e nessuno ce lo ha chiesto», spiega. «Quando c’era conflitto di attribuzione dove io ero contrario votai contro in aula e chiesi di essere sostituito. Questa volta, fermo restando che nessuno ha chiesto di essere sostituito, ci sarò e bisogna trovare una soluzione che concili la posizione maggioritaria del gruppo con la posizione differenziata che ho io e hanno altri su questa vicenda. È un provvedimento aperto e mi auguro che emergano le condizioni per miglioramenti e sono abbastanza fiducioso che si possa aprire un dialogo, un dibattito, una riflessione per migliorare molto il provvedimento». Secco no all’addio di Saro anche dal senatore Gaetano Quagliariello, pur contrario alla moratoria sulla legge: «Noi non siamo abituati ai piani quinquennali e quindi essendo la commissione Affari costituzionali martedì non ci siamo proprio posto il problema. Si tratta al momento di una pura illazione». «Ascoltando la non smentita del senatore Quagliariello a proposito della possibile sostituzione dei senatori del Pdl Saro e Malan in Commissione Affari costituzionali, mi viene in mente la frase che George Bernard Shaw usò quando venne falsamente annunciata la sua scomparsa: “la notizia è vera ma prematura”». è stato però il commento di Anna Finocchiaro.
L'UDINESE VA... E ORA L'ATTENDE LO ZENIT SAN PIETROBURGO. SIAMO GLI UNICI ITALIANI RIMASTI IN UEFA...(ARTICOLO di TERRY MASERA)

Udinese (4-3-3): Belardi; Zapata, Coda, Domizzi, Pasquale (32' st Lukovic); Inler, D'Agostino, Asamoah; Pepe (17' st Isla), Quagliarella (1' st Floro Flores), Di Natale. A disp.: Koprivec, Felipe, Zimling, Obodo. All.: Marino
Arbitro: Blom (Ola)
Marcatore: 13' pt Rengifo (L), 12' st Pepe (U), 45' st Di Natale (U)
RASSEGNA STAMPA: MESSAGGERO VENETO, IL GAZZETTINO, IL PICCOLO

La rassegna stampa comincia come sempre con il Messaggero Veneto, edizione Nazionale
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Ancora un colpo di scena nella vicenda della donna in stato vegetativo per 17 anni e morta nella casa di riposo friulana dopo lo stop all’alimentazione forzata
Le immagini, circa 140, sono già state restituite al fotografo Bruni
I legali: la pubblicazione resta vietata
Eluana, 14 indagati per omicidio volontario
Nuova inchiesta della Procura di Udine, mentre quella di Trieste non convalida il sequestro delle foto scattate alla Quiete
Iscritti nel registro Beppino Englaro, il primario Amato De Monte e i 12 infermieri dell’équipe
IL LIBRO VERDE
Parte la rivoluzione nella sanità regionale Stop ai doppi ospedali
Il marocchino è stato preso in Slovenia, intercettata una sua chiamata da Trieste
Strage di Treviso, catturato dopo la fuga attraverso il Friuli
L’ISTAT
L’Italia ha superato i 60 milioni di abitanti
LO SCIOPERO “VIRTUALE”
SE IL DIVIETO E’ MASCHERATO di MINO FUCCILLO
I TREMONTI BOND
L’ULTIMA DIFESA di FRANCESCO MOROSINI
Tasse non pagate, recuperato un tesoro
Equitalia intercetta in Friuli quasi 52 milioni di euro di crediti dovuti all’Erario
Nel bilancio rientrano anche cinquemila auto bloccate dalle ganasce fiscali
Caffaro, altre due cordate
Il presidente Tondo indice un vertice sull’azienda di Torviscosa
La Regione chiederà di accelerare l’accordo di programma
L’UDINESE VINCE E RESTA L’UNICA ITALIANA IN UEFA
Passa prima il Lech poi Pepe pareggia e Di Natale sigla il 2-1
Biotestamento, nel Pdl scoppia il caso Saro
CIVIDALE
Ponte per Herat Missione compiuta
UDINE
Solo un giorno di blocco per l’Aero club
TORVISCOSA
Travolta mentre attraversa, muore dopo dodici ore
CODROIPO
Ex polveriera Sbloccato il progetto
Festa in città per 2.500 polacchi: centro invaso, ma non ci sono stati problemi di ordine pubblico
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Segue la prima pagina de Il Gazzettino, edizione Friuli
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Sofferto incontro al "Friuli" con i polacchi del Lech Poznan. Conquistati gli ottavi in Uefa contro lo Zenit
Pazza Udinese, il sogno continua
In svantaggio al 12’ del primo tempo si riscatta nella ripresa con Pepe e Di Natale
All'Udinese piacciono i brividi, anche in Europa. I friulani superano 2-1 al «Friuli» il Lech Poznan e centrano gli ottavi di Coppa Uefa. Primo tempo con i polacchi che chiudono meritatamente in vantaggio; nella ripresa invece l'Udinese cambia volto, favorita anche dal calo fisico del Lech, e si impone per 2-1 (2-2 all'andata). Marino e i suoi tornano a respirare dopo la brutta prova con il Torino.
Marino non fa sconti e presenta la formazione migliore compreso il trio d'attacco Pepe-Quagliarella-Di Natale. Gran partenza da parte dei polacchi che all’12' passano in vantaggio: Rengifo riceve da Stilic un assist centrale in area, si allunga il pallone e di punta batte con un preciso rasoterra Belardi firmando il suo quinto centro stagionale in Uefa. I friulani provano a reagire, ma il Lech continua a fare pressione. Nella ripresa, fuori Quagliarella per un problema muscolare, si riparte con un piglio diverso e al 12’ ecco il pareggio con Pepe. L’Udinese sfiora il 2-1 al 37’ con Asamoah che colpisce la traversa. Non sbaglia, invece, al 46’ Totò Di Natale che lanciato da un grande Asamoah non sbaglia a tu per tu con Turina. L’Udinese si prepara ad affrontare lo Zenit San Pietroburgo.
Mercoledì 4 marzo arriva il ministro
Industria, visita di Scaiola in Friuli
Confronto sulla situazione economica
Da Udine si recheràa fare visita al Cosint e all’Eurotech
CASO ENGLARO
Il pm boccia il sequestro delle foto scattate nella stanza di Eluana
Il papà Beppino:«Se qualcuno le pubblica lo fulmino»
Tifosi, ancora una volta ha vinto l’accoglienza
Ieri l’incontro del governatore con la Snia e i sindacati
«Quello della Caffaro è un caso nazionale»
La Giunta Honsell dà il via libera all’esame di 300 richieste di variante "congelate"
Udine, nuovo Prg nel 2010
Il Comune: «Entro un mese il bando per il Piano regolatore»
Vola dall’impalcatura Grave un operaio
CALMA E GESSO
Quella sconosciuta musica di sottofondo che fa da colonna sonora alla giornata dei techno-boys
LATISANA
Cedono gli argini sulla strada interrotta la regionale 354
CERVIGNANO
Pensa di aver vinto 100 euro invece se ne trova 100mila
AMBIENTE
Una legge per cacciare gabbiani e colombi
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Infine la prima pagina del triestino Il Piccolo
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APPELLO BIPARTISAN
Testamento biologico «Rinviamo la decisione a dopo le Europee»
Il Pm Frezza: illegittimo il sequestro delle foto scattate nella stanza di Eluana
IL DEFICIT SARÀ IL PIÙ ALTO DALLA SECONDA GUERRA MONDIALE
Obama: più tasse ai ricchi per curare tutti
Il presidente Usa presenta il piano finanziario: «Impegno storico per la sanità»
ECCESSIVO L’AUMENTO DEL 27,3% DECISO DAL COMUNE NEL 2007
Il ”boomerang” della tassa sui rifiuti
Il Consiglio di Stato accoglie il ricorso di 11 cittadini: Tarsu troppo cara, risarciteli
LA ”RATIO” DEI BOND
LA CINTURA DI TREMONTI di FRANCESCO MOROSINI
IL BILANCIO DEL TAR
Cittadini-enti pubblici: in Fvg si litiga poco
ANTITRUST
Maxi-multa al ”cartello” della pasta
L’offerta del Leone per Aig nelle Filippine
Strategia di espansione sui mercati asiatici
Veto di altri 5 Paesi per la Croazia nell’Ue
Gb, Olanda, Finlandia Danimarca e Belgio
Epifani: non si tocchi una libertà fondamentale
Scontro Cgil-governo sulle limitazioni
Mimetizzate in centro 30 case a luci rosse
Sono quelle sopravvissute alle inchieste. I vicini: «Viavai continuo, ora basta»
Verso il suicidio dell’università di PIER ALDO ROVATTI
Heinichen: così traccio l’identikit dell’Ombra che mi perseguita di MADDALENA REBECCA
L'intervista
Lo scrittore e le lettere diffamatorie
L’AZIENDA: GLI ORDINATIVI SONO CROLLATI
Ferriera, dopo la Cassa rischio occupazione
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Con Kezich rivive Fellini
