Gli altri lo hanno visto così
(Messaggero Veneto, 23 aprile 2009, pag. 11)
UDINE. È stato un intenso viaggio fra musica, emozioni e sentimenti. Lo hanno vissuto l’altra sera al teatro Giovanni da Udine tantissimi fans di Nek. Per ciascuno di loro un vero e proprio perdersi fra le note, ma in particolare fra le parole di quelle canzoni che raccontano in definitiva la storia di tutti noi, che parlano dell’uomo, della sua sensibilità, delle sue gioie e delle sue incertezze. Una sorta di percorso introspettivo - compiuto dallo stesso Nek nella stesura dei testi e delle musiche – è stato attraversato da coloro che hanno avuto la grande opportunità di poterlo apprezzare dal vivo, lasciandosi catturare fino in fondo dal ritmo perfetto e dalla dolcezza di parole che diventavano via via poesia. A discapito di quelli che ritengono che l’atmosfera e la compostezza d’un teatro non siano le situazioni migliori per gli eventi concertistici, il Giovanni da Udine tutto esaurito ha visto protagonista un pubblico che ha saputo dimostrare il calore e l’ospitalità degne di un grande artista, partecipando attivamente e sentitamente a ogni momento del concerto. Ad accompagnare Filippo Neviani (è il suo nome anagrafico) in questo tour, che porta il titolo del nuovo album Un’altra direzione , c’è una band formata da eccellenti musicisti, come Luciano Galloni alla batteria, Paolo Costa al basso, Tiziano Borghi alla tastiera e al pianoforte, Emiliano Fantuzzi al basso e alla chitarra e Luca Colombo alla chitarra. Introducendo le canzoni, Nek invita gli attenti e impazienti ascoltatori a riflettere su alcuni temi importantissimi nella vita e sulle azioni e sui gesti della quotidianità che spesso tendiamo a trascurare. Così rivolge il suo pensiero ai terremotati d’Abruzzo e al significato che la solidarietà assume in tali drammatiche circostanze, al valore dei sentimenti nella vita e ai temi che da sempre interrogano l’esistenza. A testimoniare questa scelta di profondità sono state le canzoni che hanno animato la magica serata, tratte dagli album Un’altra direzione, Nella stanza 26 ( Instabile), Una parte di me (Lascia che io sia ), Nek The Best of... L’anno zero (Almeno stavolta), Le cose da difendere, La vita è e In due , fino al disco che ha vinto ben sei dischi di platino: Lei gli amici e tutto il resto. Anche a Udine Nek ha dato dunque ennesima prova di grande capacità, semplicità e cuore, sorridendo felice a un pubblico rapito dal ritmo, dalle parole e dalle bellissime scenografie che hanno visto scorrere video, luci e colori con le tinte più sgargianti, a testimonianza ulteriore dei vasti significati di ciascuna canzone. In un viaggio cominciato con le placide e perfette note di Contromano , suonate da una chitarra acustica per accompagnare la voce limpida e profonda, e terminato sul ritmo coinvolgente di Almeno stavolta , dopo aver proposto La voglia che non vorrei, Se non ami, La musica che c’è, Instabile , tutti hanno potuto farsi coinvolgere, dimenticare, ricordare, sognare, sorridere e riflettere mentre «l’alba nuova ti viene incontro nel profumo del vento». Isabella Buccino

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