(rassegna stampa da Messaggero Veneto)
KLAGENFURT. L’orizzonte di Hypo Bank Italia è forse meno allarmante di quanto si potesse presumere soltanto pochi giorni fa. Sussistono, infatti, indizi per sperare che non debbano essere imposti anche alla società italiana i tagli di personale che la holding bancaria carinziana dovrà affrontare: 2.100 posti di lavoro in meno nei prossimi 5 anni su un totale di 8.114.
Andreas Dörhöfer ha annunciato le linee guida della ristrutturazione alla presentazione del bilancio consolidato del gruppo, che si chiude con una perdita di 520 milioni di euro. Dörhöfer, membro di presidenza di Hypo Group, è il tedesco inviato dallo scorso maggio a Klagenfurt dalla Bayern Landesbank, la banca di Monaco azionista di maggioranza della holding carinziana. Commentando i risultati di bilancio 2008, Dörhöfer ha osservato che «dopo una perdita di mezzo miliardo di euro non si può passare semplicemente all’ordine del giorno», ma occorre assumere misure correttive. «Noi dobbiamo incanalare una crescita che finora è stata incontrollata e prestare maggiore attenzione ai costi». Da ciò la prevista eliminazione di 2.100 posti di lavoro, metà dei quali deriveranno non da licenziamenti, ma dalla vendita di società partecipate dal gruppo che non svolgono compiti strettamente bancari. I restanti 1.050 dipendenti saranno eliminati con gradualità, entro il 2013, soprattutto in Serbia, Bosnia-Erzegovina, Croazia e in Austria.Dörhöfer ha citato soltanto questi quattro Paesi, dei dodici in cui Hypo Group è presente. Non ha citato l’Italia. Il che significa che l’esigenza di tagli da noi è meno sentita o che sarà attuata in misura così limitata nell’arco di 5 anni da non essere neppure avvertita. Non certo il fatto che Hypo Bank Italia abbia chiuso in attivo il bilancio 2008 (come tutti gli esercizi finanziari precedenti): anche in Croazia, Bosnia-Erzegovina e Serbia le società di Hypo Group hanno chiuso i loro bilanci in attivo. Il ridimensionamento nei Paesi citati va probabilmente spiegato con le strategie di espansione (o di non espansione) del gruppo austro-tedesco nei Balcani.Per capirne di più si dovrà attendere ancora qualche mese. Tilo Berlin, attuale presidente di Hypo Group, ha rassegnato le dimissioni per divergenze con la Bayern Lb sul progetto di ristrutturazione del gruppo e lascerà l’incarico a fine mese. Franz Pinkl, suo successore, entrerà in carica il 1. giugno. In maggio la holding sarà retta “ad interim” da Dörhöfer, che poi diventerà il vice di Pinkl. Le “grandi decisioni” quindi saranno prese non prima dell’estate.Marco Di Blas

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