mercoledì 22 aprile 2009

RASSEGNA STAMPA: IL GAZZETTINO


Intanto a Udine Veltroni tira la volata elettorale alla Serracchiani che ottiene il terzo posto nella lista del Pd
Europa e Kosic, la Lega va allo scontro
Narduzzi: «Non voteremo la legge comunitaria». Nel mirino c’è l’assessore alla Sanità
Udine La Lega Nord del Friuli Venezia Giulia voterà contro la legge regionale che recepisce le norme comunitarie, in contrasto con la maggioranza di Centrodestra di cui fa parte. Lo ha annunciato ieri il capogruppo leghista, Danilo Narduzzi, sottolineando che il voto contrario «è prettamente politico e segnala la contrarietà verso una Comunità europea sempre più in balia di norme - a suo parere - astruse e restrittive della libertà dei cittadini del nostro territorio». Il no della Lega alla legge comunitaria regionale «voluta dal centrosinistra nel 2004» per recepire in maniera sistematica le normative europee «non prelude a uno scontro preelettorale con gli alleati», chiarisce Narduzzi. Ma il capogruppo ripropone la questione della permanenza in Giunta dell’assessore alla Salute Kosic: «La questione c’è ed è aperta da tempo. Avevamo già chiesto le dimissioni di Kosic», reo secondo il Carroccio di non aver mai portato seriamente la lente sugli asseriti privilegi sanitari degli extracomunitari. Intanto ieri sera l’ex segretario del Pd Walter Veltroni ha apertamente promosso la candidatura di Debora Serracchiani al Parlamento Europeo: «Sarà un bene per Udine, il Friuli Venezia Giulia e l'intero Paese. Porterà in Europa la sua freschezza intellettuale - ha aggiunto Veltroni - oltre alla competenza di cui ha dato prova come amministratrice in questi anni di impegno politico». Prima di partecipare a un incontro pubblico Veltroni ha incontrato il sindaco di Udine, Furio Honsell, e ha sottolineato l'importanza della sua esperienza.

LA "MOSCA ATOMICA" A UDINE
Pozzecco torna a lanciare le sue "bombe"«Solo nello sport conta davvero il merito»

Udine Simpatia e schiettezza sono due doti che a Gianmarco Pozzecco, cestista triestino, non sono mai mancate. Ma se sul campo di gioco il suo carattere un po’ eccentrico ed estroverso, unitamente alla sua velocità e fantasia di gioco, gli è valso il soprannome di “Mosca atomica”, ora lui stesso preferisce definirsi una “mosca bianca”. «Quasi un anno fa ho smesso di giocare a pallacanestro. Ora mi sto rendendo conto di quanto sia diverso vivere una vita fuori dallo sport giocato. La grande differenza è la mancanza di meritocrazia», ha esordito l’ex playmaker con la sua abituale esplosività, nell’incontro organizzato lunedì sera nel salone del consiglio di Palazzo Belgrado, in occasione dell’incontro con il personaggio 2009 organizzato dal Gruppo Piubello, nell’ambito delle manifestazioni per la raccolta di offerte a favore degli anziani con il Fondo di Beneficenza Bianca Piubello. «In campo sei l’unico responsabile della tua performance, non ci sono alibi, escamotage o scorciatoie. Fuori purtroppo non è la stessa cosa e ne sono rimasto stupito – ha ribadito con forza il concetto -. Mi piacerebbe cambiare la cultura sportiva di questo Paese, combattendo anche per le persone che non sono libere di farlo. Ci sono cose che dobbiamo migliorare e interiorizzare, i cori razzisti a Balotelli, ad esempio, sono una cosa bruttissima». Poi “il Poz”, incalzato un po’ dalle domande dello speaker Stefano Ceiner, un po’ dal numeroso pubblico intervenuto e che lo ricorda ancora con grande affetto anche a Udine, dove ha indossato la maglia della Snaidero ad inizio carriera, ha ripercorso un po’ le tappe della sua storia cestistica. Udine, Livorno, Varese e lo scudetto vinto nel 1999, l’esperienza al Khimky in Russia e il rifiuto della chiamata, a fine carriera, della Virtus, dopo aver militato per tre anni nella Fortitudo Bologna. «In Russia il popolo è freddo come il clima, ma anche lì per me un po’ impazzivano – ha aggiunto senza falsa modestia -. E’ una cosa pazzesca, una via di mezzo tra un luna park e un manicomio, ma a parte le belle donne è difficile trovare qualcosa di positivo. Quando sono tornato sono stato vicinissimo ad andare alla Virtus, poi ho riflettuto, ho capito che era una cosa che non mi apparteneva e ho rinunciato». Elena Viotto

IL CASO
Grandi mostre in un piccolo paese «Vi spiego il miracolo di Illegio»
«Proposte forti per la delicatezza della montagna»
Tolmezzo Cinque anni di crescenti successi di pubblico e di critica, 100 mila visitatori che in lustro si sono appassionati ad un piccolo borgo in quota di nemmeno 400 abitanti, una comunità con i suoi parroci che organizza e pianifica tutto nei minimi particolari per degli eventi dal costo di circa 450 mila euro. Questo ed altro ancora ha fatto di Illegio, frazione alta di Tolmezzo, una località salita alla ribalta europea della cultura e dell’arte sacra, un movimento di idee e di persone che hanno saputo coniugare prestigio ed ospitalità, interesse, curiosità, permettendosi con umiltà ed intelligente caparbia di stuzzicare anche i palati più sofisticati. “Apocrifi”, la rassegna dedicata all’iconografia frutto dei Vangeli “non ufficiali” che si aprirà venerdì è solo l’ultimo dei tasselli di un percorso che di certo non si esaurirà in breve. Nato dalla volontà di animare in qualche maniera, anche con riflessi economici, la montagna, i suoi piccoli paesi, attraverso lo sviluppo del genius locis, l’indole e la vocazione di ogni realtà, il Comitato di San Floriano, fatto di menti e di braccia indigene per gran parte, continua a macinare risultati, attrarre visitatori, sedurre prestatori d’opere. “La delicatezza del territorio montano ha bisogno di proposte forti”. A svelare i segreti del sistema “Illegio” il curatore della mostra Don Alessio Geretti.
Cambio al vertice di Autovie Santuz non ne sapeva nulla
Ostenta una serenità che autodefinisce olimpica, però contento non è davvero. Giorgio Santuz, nella foto con l’assessore Riccardi, l’ex ministro dei Trasporti ora presidente di Autovie Venete in scadenza a ottobre prossimo, accoglie con dichiarazioni misurate l’annuncio che il governatore friulano Renzo Tondo ha fatto a Trieste: «Riporterò Dario Melò alla presidenza di Autovie». E scandisce: «Non ne sapevo nulla di questa intenzione, proprio nulla». Da una parte, certamente, «compete al presidente della Regione la designazione del nuovo Consiglio di amministrazione», visto che l’ente detiene l’80 per cento delle quote della concessionaria autostradale. Ma dall’altra «da qui all’autunno mi resta ancora molto lavoro da fare», aggiunge Santuz. E su tutto due operazioni difficili ma imperative: «Innanzitutto continuare a spron battuto per consentire la promessa conclusione dei lavori dell’A28 entro la fine dell’anno, con la contestuale apertura dei cantieri lungo la Villesse-Gorizia».
Leonardi andrà al Parma
Sarà molto probabilmente il direttore generale Pietro Leonardi il primo tassello dei cambiamenti a cui sta pensando la famiglia Pozzo per rilanciare il progetto con obiettivo Champions league. Leonardi ieri è stato segnalato a Parma, sua probabile futura destinazione, mentre proprio ieri Stefano Antonelli ha conseguito il patentino di direttore sportivo ed è indicato come il suo successore. Nulla di nuovo, invece, per quanto riguarda l’allenatore.
Scenate, telefonate e messaggi inopportuni nonostante la relazione fosse finita da qualche mese
Ex molesta e lui va dalla polizia
In Questura primo ammonimento a una donna per atti persecutori

Udine Scenate, telefonate e messaggini che arrivavano con insistenza. E poi se la trovava sul posto di lavoro. Un quarantenne friulano ha deciso di rivolgersi alla polizia per convincere l’ex compagna, 14 anni più di lui, che la loro storia è finita e non c’è alcuna possibilità di ricominciare. La Questura ieri ha notificato il primo ammonimento per atti persecutori (il nuovo reato di stalking) a una donna. Cinquantacinque anni, ancora innamorata, voleva convincere l’ex convivente a tornare da lei. La relazione, durata due anni e mezzo, è finita qualche mese fa. Da allora non si è data pace. Adesso, se continuerà a insistere, rischia la denuncia.
Monete antiche rubate al museo erano destinate a una mostra
Udine Un misterioso furto è stato scoperto ieri mattina ai Civici musei di Udine. Da una delle teche preparate per la mostra "Le toscane in Friuli" che sarà inaugurata il 25 aprile, sono sparite ventidue monete antiche. Si tratta di zecche toscane che risalgono a un periodo che va dal 1500 al 1700 e che potrebbero valere circa diecimila euro. Il furto è stato scoperto ieri mattina e il direttore Maurizio Buora ha subito informato i carabinieri. Non è stato ancora chiarito come gli autori del furto siano riusciti a impadronirsi delle monete. La teca esaminata dagli investigatori non presenterebbe all’apparenza segni di scasso. Si cercano impronte digitali o altri elementi utili all’individuazione dei responsabili della sparizione (tra l’altro alcuni pezzo di maggior valore sono stati lasciati nelle teche).
SOLIDARIETÀ
L’Ordine dei medici di Udine pensa all’Abruzzo e destina l’un per cento delle quote ai colleghi dell’Aquila

L'Ordine dei Medici di Udine ha lanciato la campagna “I medici friulani per i medici aquilani”, alla luce della gravissima situazione in cui si trovano i camici bianchi dell'Abruzzo. Dei 2004 medici ed odontoiatri iscritti all'Ordine dei Medici dell'Aquila circa 1000 non sono più in condizione di esercitare la propria professione in ambienti sicuri dal punto di vista statico ed igienico-sanitario. Il presidente dell'Ordine, Luigi Conte, invita tutti i medici ed odontoiatri della provincia ad impegnarsi in uno «sforzo di solidarietà, memori del nostro passato, per aiutare i colleghi bisognosi». In questo senso, l'Ordine ha predisposto un piano concreto d'azione affinchè i medici aquilani siano messi da subito nella condizione di aiutare e seguire i propri pazienti. Le risorse raccolte verranno affidate ad un Comitato di Garanti costituito dai presidenti degli Ordini dei medici dell’Abruzzo a cui parteciperanno il segretario e il tesoriere della Federazione nazionale degli Omceo. Questo organismo verrà costituito legalmente ed ogni due mesi verrà fornita apposita relazione sulle modalità di allocazione delle risorse raccolte nel nome della massima trasparenza. I medici udinesi che intendono effettuare donazioni potranno utilizzare il seguente conto corrente bancario: Iban IT86O0634012315100000000013. La campagna non finisce qui, perchè l'Ordine della città di Udine ha deciso di destinare l'1% delle quote riscosse a favore di questa iniziativa con un'operazione di risparmio sui capitoli di spesa, senza pesare sulle quote di iscrizione che resteranno invariate per i prossimi tre anni. In occasione del prossimo consiglio direttivo, infine, sarà portata la proposta di devolvere il gettone di presenza di tutti i consiglieri a favore dei colleghi abruzzesi, replicando l'esempio dato da tutti i presidenti d'Italia nel consiglio nazionale tenuto a Roma il 17 e 18 aprile. Conte confida che «l'adesione a questa campagna sia la più ampia possibile, per dimostrare non soltanto parole di vicinanza ma anche gesti concreti. La situazione è molto drammatica nelle zone colpite dal sisma, ben oltre quella presentata dai mass media. Tutti noi sappiamo che cosa significhi perchè lo abbiamo vissuto in prima persona: profonda angoscia, prostrazione e anche rabbia per l'insipienza umana e per comportamenti truffaldini. In questo momento deve vincere la solidarietà, anche fra i medici per altri medici».
TORVISCOSA
Ultime speranze per la Caffaro oggi a Roma il tavolo nazionale
LIGNANO
L’istituto turistico va a Latisana e il Comune fa ricorso al Tar
UDINE
"Vicino/lontano" affronta il tema della crisi





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