mercoledì 22 aprile 2009

X-FACTOR: LA VITTORIA A MATTEO ( di Gioia Molinari )

E Matteo Becucci se la porta a casa, la sue bella coppona da vincitore della seconda edizione di X-Factor!! Matteo, livornese ultra trentenne con famigliola a carico, una voce da giovane Al Bano e tanta umiltà. Tutto sommato non c’è andata male, l’abbiamo rischiata grossa, in finale c’era anche Jury e avrebbe potuto vincere.

Ma parliamo della serata. Rai Uno ospita la finale del talent show, Facchinetti come al solito al timone in bretelle rosse; bravino Facchinetti come conduttore, ci garba, piglio da bravo bimbo con accenni da piccola peste. I duetti! Strepitosa l’accoppiata Matteo-Cocciante: entrambi di grigio vestiti, entrambi riccioluti, Cocciante il Mini-Me di Matteo. I Bastard Sons of Dioniso cantano Uomini col borsello, con tanto di parte in dialetto trentino, accompagnati dagli Elli, per l’occasione barbuti e in stile western, meravigliosi e impeccabilmente strambi come sempre, li amo. Jury e Grignani: ma una prova del brano l’avevano fatta secondo voi? Pare di no, disastrosi quando cantano all’unisono, forse l’occhio ballerino di Grignani tiene un tempo diverso e distrae.

Le città natale dei tre finalisti sono in subbuglio, collegamenti con mamme zie cugini in lacrime, guidati da due Miss Italia visibilmente ubriache ed alterate, e da una Luisa Corna immensamente alta. Sala stampa seguita da Savino: i soliti giornalisti con lingua biforcuta e voglia di attaccar briga, noiosetti.

Arriva il quarto giudice di serata: Renatone Zero, sempre più grasso, sempre più Renato Zero. Renato tesse una piccola lode della Maionchi: Mara, una donna che a forza di parolacce, stilettate di caratteraccio e risata folle e sguaiata…si è fatta spazio, unica donna, in mezzo a un mondo di maschi discografici. Mara ringrazia e si esalta a dovere, prorompendo nella sua ormai famosa risata.

Le esibizioni più convincenti? Matteo con Somebody to love e i Bastardi con Contessa; Jury è sottotono stasera, e infatti finirà terzo.

E’ tempo di inediti: deludenti, troppo radiofonici o (peggio) sanremesi i brani proposti da Matteo e Jury, quest’ultimo dotato di testo da diario delle medie, Moccia docet. I Bastardi invece hanno scritto un brano quantomeno originale, rock, tipicamente “loro”, e ci esaltano come sempre!

Eliminato Jury, rimangono in due: calano le luci in studio e irrinunciabile momento a cappella. Appello di Morgan pro-Matteo: “Quest’uomo ha famiglia! Quest’uomo ha 38 anni!”, e l’Italia gliela offre la sua estrema possibilità di sfondare come cantante, the winner is (per solo 16 voti di scarto sui Bastardi) Matteo!

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