“Ho perso un po' la vista, molto l'udito. Alle conferenze non vedo le proiezioni e non sento bene. Ma penso più adesso di quando avevo vent'anni. Il corpo faccia quello che vuole. Io non sono il corpo: io sono la mente.”: così si è espressa il mese scorso in un'intervista concessa a Paolo Giordano ed apparsa sulla rivista “Wired” una donna speciale che oggi compie la bellezza di cento anni, Rita Levi Montalcini.
"A me nella vita è riuscito tutto facile. Le difficoltà me le sono scrollate di dosso, come acqua sulle ali di un’anatra" precisa la senatrice a vita e Premio Nobel per
Ha studiato in Belgio (dove emigrò nel
Presiede l’Istituto Europeo per la Ricerca sul Cervello (EBRI) da lei stessa ideato e costituito a Roma nel 2003 ed è inoltre Cavaliere di Gran Croce al Merito della Repubblica Italiana.
I suoi studi sul cervello e sul sistema nervoso sono da oltre cinquant’anni elemento fondamentale per la comunità scientifica mondiale, soprattutto per le varie implicazioni che hanno comportato per la comprensione dei meccanismi del corpo umano e per lo studio delle malattie degenerative come il morbo di Alzheimer.
Da sempre attivissima anche in ambito sociale, si è battuta strenuamente contro l’utilizzo delle mine antiuomo e nel
Non da meno anche il suo impegno per l’ambiente e per lo sviluppo sostenibile, culminato alla fine degli anni Novanta con la creazione della sezione italiana di Green Cross International, attraverso la quale si è occupata di evidenziare le conseguenze sociali ed economiche dei conflitti legati allo sfruttamento delle risorse naturali in generale e delle risorse idriche in particolare.
Rita Levi Montalcini non è soltanto un’appassionata scienziata che ha dedicato la sua vita agli altri, ma è una donna eccezionale, dotata di un animo nobile e di un’umanità profonda e disinteressata, un orgoglio del nostro Paese e uno straordinario esempio per tutti.
Auguri Rita, con tutta la mia stima e la mia ammirazione!
MARCO TORBIANELLI

Nessun commento:
Posta un commento