martedì 21 aprile 2009

UN MITO RAGGIUNGE IL SECOLO DI VITA: AUGURI RITA! (ARTICOLO di MARCO TORBIANELLI)

“Ho perso un po' la vista, molto l'udito. Alle conferenze non vedo le proiezioni e non sento bene. Ma penso più adesso di quando avevo vent'anni. Il corpo faccia quello che vuole. Io non sono il corpo: io sono la mente.”: così si è espressa il mese scorso in un'intervista concessa a Paolo Giordano ed apparsa sulla rivista “Wired” una donna speciale che oggi compie la bellezza di cento anni, Rita Levi Montalcini.

"A me nella vita è riuscito tutto facile. Le difficoltà me le sono scrollate di dosso, come acqua sulle ali di un’anatra" precisa la senatrice a vita e Premio Nobel per la Medicina nel 1986 per la scoperta dei “fattori di crescita” del sistema nervoso.

Ha studiato in Belgio (dove emigrò nel 1938 a causa delle leggi razziali), negli Stati Uniti d’America e naturalmente in Italia, dove ha anche diretto il Centro di Ricerche di Neurobiologia del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) e presieduto l’Istituto dell’Enciclopedia Italiana. E’ membro attivo dell’Accademia Nazionale dei Lincei, dell’Accademia Pontificia e dell’Accademia Nazionale delle Scienze ed oltre alla laurea in medicina – conseguita a Torino nel 1936 – può vantare ben dodici lauree honoris causa da diversi atenei nazionali ed esteri.

Presiede l’Istituto Europeo per la Ricerca sul Cervello (EBRI) da lei stessa ideato e costituito a Roma nel 2003 ed è inoltre Cavaliere di Gran Croce al Merito della Repubblica Italiana.

I suoi studi sul cervello e sul sistema nervoso sono da oltre cinquant’anni elemento fondamentale per la comunità scientifica mondiale, soprattutto per le varie implicazioni che hanno comportato per la comprensione dei meccanismi del corpo umano e per lo studio delle malattie degenerative come il morbo di Alzheimer.

Da sempre attivissima anche in ambito sociale, si è battuta strenuamente contro l’utilizzo delle mine antiuomo e nel 1992 ha creato assieme alla sorella Paola – scomparsa nel 2000 – la “Fondazione Levi Montalcini”, con lo scopo di incentivare le nuove generazioni allo studio, sostenendo in particolare progetti di ricerca al femminile, con l’obiettivo di aumentare l’importanza e la presenza delle donne in ambito scientifico soprattutto in quei Paesi del mondo dove la lotta per la sopravvivenza è quotidiana – come il Rwanda, l’Uganda o il Kenya – e conseguentemente l’accesso all’istruzione è particolarmente complicato.

Non da meno anche il suo impegno per l’ambiente e per lo sviluppo sostenibile, culminato alla fine degli anni Novanta con la creazione della sezione italiana di Green Cross International, attraverso la quale si è occupata di evidenziare le conseguenze sociali ed economiche dei conflitti legati allo sfruttamento delle risorse naturali in generale e delle risorse idriche in particolare.

Rita Levi Montalcini non è soltanto un’appassionata scienziata che ha dedicato la sua vita agli altri, ma è una donna eccezionale, dotata di un animo nobile e di un’umanità profonda e disinteressata, un orgoglio del nostro Paese e uno straordinario esempio per tutti.

Auguri Rita, con tutta la mia stima e la mia ammirazione!

MARCO TORBIANELLI

Nessun commento:

Posta un commento