
Alla presenza dell’Arcivescovo di Udine Monsignor Pietro Brollo, è stata oggi presentata, presso la biblioteca Delfiniana, del Palazzo Patriarcale, la mostra evento “Apocrifi. Memorie e leggende oltre i Vangeli”.
Questo evento si pone lo scopo di prendere in esame e di analizzare quello che è stato l’influsso dei Vangeli apocrifi nella cultura e nella tradizione, usando come strumento di analisi ciò che è stato riprodotto nelle opere d’arte.
Gli apocrifi possono essere, al di là dei Vangeli canonici, un ottimo modo di analisi e conoscenza di quella che è stata la vita di Cristo e di coloro che lo circondavano; infatti la concezione comune che gli apocrifi siano esclusivamente libri eretici e che trattino di una vita maggiormente terrena e fisica o di argomenti scomodi alla chiesa è, come spiega il presidente del Comitato di San Floriano, Monsignor Angelo Zanello; un luogo comune. Molti di questi Vangeli apocrifi, infatti, narrano di un Cristo differente da quello che la maggior parte delle persone si aspetterebbe, meno umano, meno concreto, lontano dalla realtà umana. Tuttavia alcuni degli eventi che vengono narrati dai Vangeli apocrifi sono diventati parte della nostra cultura, ad esempio nessuno dei Vangeli canonici narra che i Re magi fossero tre, oppure non accennano in alcun modo alla Assunzione della Vergine Maria eppure tale fatto è diventato dogma ecclesiale.
In questo contesto nasce l’evento, la mostra sarà suddivisa in due parti, la prima che si espande nelle prime due sale e che espone quadri che riportano eventi narrati nei Vangeli canonici, ma che sono contaminati di dettagli tratti dagli altri Vangeli. Nella seconda sezione della mostra, invece, si possono ammirare quadri che narrano di eventi completamente tratti dai Vangeli apocrifi, come ad esempio le storie della vita di Maria.
Tra le opere che sarà possibile ammirare ci saranno quadri di Guercino, di Pomponio Amalteo, di Andrea del Sarto e una serie di incisioni di Dürer. Tra i capolavori esposti, per tutto il primo mese dell’esposizione figura anche il celebre olio su tela di Caravaggio “Il riposo nella fuga d’Egitto”, in prestito eccezionale dalla Galleria Doria Pamphili, da dove nell’ultimo secolo non si è allontanato che tre volte, per essere esposto a Washington, Parigi e Londra. Questa fu la prima opera romana di genere religioso commissionata al Caravaggio, la quale è intrisa di numerose allegorie e possibilità di interpretazione.
La mostra aprirà i battenti Venerdì 24 aprile e si protrarrà fino al 4 ottobre, sarà visitabile dalle ore 10.00 alle ore 19.00, eccetto il lunedì in cui rimarrà chiusa.

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