di ALESSANDRA CESCHIA
TARVISIO. Avevano deciso di entrare in Italia nella notte attraverso il vecchio valico di Ugovizza con due carichi di sigarette di contrabbando che avrebbero fruttato circa 28 mila euro, ma sono incappati in un controllo della Guardia di Finanza di Tarvisio che ha sequestrato 696 stecche di bionde. In manette un 22enne ungherese e quattro polacchi. L’operazione, come riferisce il comandante della Compagnia della Guardia di finanza di Tarvisio Stefano Marton, è scattata nei giorni scorsi nell’ambito di un dispositivo coordinato del comando provinciale delle Fiamme gialle che ha coinvolto due equipaggi di uomini, sia in borghese sia in divisa. A trasportare il carico più imponente era un 22enne di nazionalità ungherese alla guida di un furgone telonato Peugeot Boxer all’interno del quale, al di sotto di alcuni pannelli isolanti di truciolato, erano stati nascosti 100 chili di sigarette di contrabbando ricoperte da materiale da costruzione. A distanza di un’ora circa un altro carico di sigarette di contrabbando è arrivato a Ugovizza, stavolta dalla Polonia. A trasportarlo erano un gruppo composto da tre uomini e una donna di nazionalità polacca a bordo di due diversi mezzi. Due persone erano salite su un Mercedes Benz Sprinter che aveva il compito di andare in avanscoperta e di verificare l’eventuale presenza di forze dell’ordine, a seguire c’erano gli altri due componenti del gruppo il Dodge caravan a bordo del quale, in un doppio fondo, erano stati nascosti 40 chili di sigarette. Anche questi sono stati individuati dagli uomini della Fiamme gialle che, dopo aver provveduto a un’accurata perquisizione del veicolo ha scoperto il carico. Per i quattro componenti della banda polacca e per il 22enne ungherese, sorpresi in flagranza di reato per contrabbando aggravato di sigarette, è scattato l’arresto e il trasferimento al carcere di Tolmezzo. Posti sotto sequestro sia i mezzi utilizzati per il trasporto, sia il carico di Malboro rosse, Malboro light, Kent blu e Kent 100, che, oltre a rappresentare uno strumento finalizzato a illeciti guadagni ai danni dei rivenditori e dei Monopoli dello Stato, costituivano un ulteriore rischio alla salute dei consumatori, visto che si trattava di sigarette confezionate con tabacco di scarsissima qualità e una miscela di sostanze nocive.

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